Genova – In attesa dell’incontro di fine gennaio dove saranno illustrati i punti salienti del programma di Rete a Sinistra, Gianni Pastorino sembrerebbe non puntare su una collaborazione con il PD, che ritiene troppo diviso al suo interno per essere un alleato credibile e affidabile.
Certo che a pochi mesi dal confronto elettorale per le Amministrative, dove il nuovo sindaco dovrà dimostrare di essere capace a togliere questa Genova dalla palude in cui si trova, il quadro delle possibilità appare fosco.
Simone Regazzoni continua a strigliare un PD che ha evidentemente perso la bussola e che cerca di incastrare alleanze e equilibri personali al suo interno. Ci chiediamo cosa stia facendo il David Ermini, commissario del PD ligure, per mettere ordine e incollare i cocci del partito di maggioranza relativa.
Marco Doria, al quale viene riconosciuta una onestà intellettuale di fondo, è apparso troppo lento, a volte persino flemmatico, quando si è trattato di sgomitare per posizionare Genova nella classifica delle città appetibili. Esistono realtà imprenditoriali interessanti, ma non hanno interesse a guardare il mercato interno. Mancano pochi mesi alla scelta del primo cittadino e sembra di assistere a una partita a scacchi. Nel frattempo i problemi si accumulano, la politica si accapiglia, i cittadini annaspano.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.