«Se sembra un’anatra, nuota come un’anatra e starnazza come un’anatra, allora probabilmente è un’anatra»
Questo sistema di identificazione “induttivo” viene definito duck test e spesso mi aiuta a capire il vero senso delle cose quando si cerca di vendermele per ciò che non sono.
Lungi da me il ruolo di censore del nostro Sindaco, ma gli vorrei ricordare che se avessi dovuto denunciare chi mi ha dato del “coglione” durante la mia vita, avrei ingrassato generazioni di avvocati. A volte me lo sono meritato, a volte è stato un insulto gratuito, qualche volta mi è stato urlato di sfuggita e senza che ne abbia capito il perché. È qui che applico il duck test.
Ho parcheggiato su un passo carrabile? Eh sì, sono un coglione.
Ho sbagliato completamente la logistica di un nuovo mercato all’ingrosso semplicemente perché non mi sono rivolto a un geometra pratico? Ma su! Sempre a sottilizzare ‘sti genovesi.
Il problema non sono le criticità che in una città sono all’ordine del giorno (qui, in Italia) ma il fatto di non aver avuto le capacità di individuare le soluzioni. Cattiva volontà? Convenienze politiche? Non so. Di fronte a un fallimento spesso mi sento un “trombone, leone, gommone, sornione…Vabbè finisce con one.”
Ma sono ben altri i problemi che questa città dovrà affrontare. L’inquinamento portato dalle navi in porto con i motori perennemente accesi. Se le banchine non verranno presto dotate di rete elettrica adeguata (come i principali porti europei) qui attraccheranno solo le carrette che altrove verranno respinte. Non dipende solo dal Sindaco? Sì è vero. Ma da un Sindaco che ha a cuore la salute dei suoi concittadini mi aspetto fuoco e fiamme.
E poi il problema dei trasporti, dei rifiuti, del commercio, del lavoro, delle multe. Eh già le multe. Perché alla Foce, dove finalmente ci sono numerosi e tardivi cantieri aperti, chi ci abita paga il bollino annuale ma adesso non ha più il parcheggio. Pareva troppo sensato eliminare un po’ di “aree azzurre” e agevolare gli abitanti? Forse è più redditizio sanzionare i cittadini con una multa da 28 euro.
Insomma qui mancano i fondamentali del buon senso, manca l’amore per il bene comune, manca il rispetto per i cittadini, manca la trasparenza e manca la chiarezza.
Manca soprattutto una sana autocritica.
E poi, Sindaco, denunciare un operaio che ha detto una “parola del gatto”! Suvvia, sia misericordioso. Lei è Lei noi non siamo un “pazzo, razzo, terrazzo, sollazzo, vabbè finisce con azzo”.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.
Ahahahah grande, sempre geniale