Sembra ieri che abbiamo inscatolato il Natale, con le sue lucette intermittenti, e invece è già arrivato San Valentino.
Con buona pace dei single che hanno architettato mille modi per uccidere Cupido, che neanche Bruno Vespa riuscirebbe a mettere in piedi un plastico.
San Valentino da Terni era un martire cristiano. Martire. Non so se mi spiego. Già questo la dice lunga.
Pare che la scelta della data, il 14 febbraio, sia legata al fatto che nel Medioevo, soprattutto in Francia e Inghilterra, si riteneva che in quella data cominciasse l’accoppiamento degli uccelli e il risveglio della natura.
Dunque San Valentino è tutto un risveglio di gonadi. Siete avvertiti, amici e amiche care.
Non sapete da chi farvi regalare una scatola di cioccolatini? Tanto “non sai mai quello che ti capita”.
Desiderate un po’ d’amore in questa vita, senza aspettare le settantadue vergini coraniche? Tanto le dichiarazioni di eterno amore del 14 scadono come la mozzarella, il 15.
Per questo San Valentino, allora, fate una dichiarazione d’amore alla nostra città.
In occasione della festa degli innamorati, tra via del Campo, Fossatello, San Luca, Lomellini e San Siro, vi capiterà di imbattervi in palloncini rossi a forma di cuore: non un semplice addobbo per San Valentino, ma una dichiarazione d’amore diffusa che i negozianti del Civ Lomellini hanno voluto far riecheggiare tra le vie a suon di allegri palloncini.
Un grande segnale di affetto e cura per la propria città e una rinnovata promessa d’amore tra cittadini attivi e centro storico, nonostante gli alti e bassi e le incomprensioni degli ultimi anni, accentuati dalla crisi economica e dal degrado che spesso hanno provocato la chiusura di molte serrande.
Ma si sa, “l’amore non è bello, se non è litigarello” e quindi, vista l’abbondanza di cuori, per ora il rapporto si rinnova con tanta energia, speranza e fiducia nel futuro.
Se vi capita di incontrare un cuore e volete dichiarare con un semplice gesto il vostro amore per il centro storico di Genova, non esitate a farvi un selfie con il palloncino e a postare su fb con #telodicoconuncuore e @civlomellini.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.