In Italia la Sinistra è una scatola vuota. Le sue declinazioni sembrano infinite, così come i suoi sedicenti leader che non hanno ben presente il detto “l’unione fa la forza”.
Oggi i riflettori sono puntati sul Partito Democratico, ancora una volta, e su Andrea Orlando, ligure e candidato alla carica di segretario nazionale, che incontra Genova alla sala Sivori.
Ma davvero crediamo che un nuovo segretario possa mutare le sorti di un partito svuotato della sua ideologia originaria?
Perché il PD non è il PCI, e dovrà farsene una ragione chi crede nella linea continua. Il Partito Comunista si era assunto storicamente la guida della Sinistra nel mondo, il Partito Democratico non riesce neppure a guidare sé stesso, ridotto a grande contenitore in cui confluire o uscire in base a come tira il vento.
Dunque, a una prima approssimazione, sembrerebbe che il problema della Sinistra in Italia sia il Partito Democratico.
Occorre alzare la testa dalle scaramucce quotidiane e prendere coscienza che non è così.
Chi non è entrato nel PD e ha tentato di costruire una proposta politica alternativa ha fallito perché non si è rivolto a idee forti che rispecchiassero i bisogni dei cittadini ma ha rinchiuso in un perimetro ristretto l’ideologia che avrebbe dovuto essere unitaria e ha messo in atto l’ennesima sommatoria di ex gruppi dirigenti. Ma in questo Paese si rifanno continuamente i conti con la “vecchia” Sinistra – Massimo D’Alema? – per fondare una Sinistra “nuova”.
In realtà serve che la Sinistra non sia semplicemente una trappola linguistica che identifica sé stessa solo come negazione di quello che fa la Destra, serve che recuperi la sua forza antagonistica.
Di tutto questo, della sua uscita da Sinistra Italiana e dei nuovi progetti politici abbiamo parlato con Stefano Quaranta.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.