Genova – Per primo parte l’inno di Mameli.
È compreso nella scenografia di Fratelli d’Italia, un po’ come Gianni Plinio che, appena riesce ad agguantare il microfono, si lascia andare a un nostalgico “Viva l’Italia!”, seguito da “uno sturatore di tombini” rivolto quasi certamente al candidato del Centro Sinistra, Gianni Crivello, e da “un venditore di pollame”, epiteto lanciato al candidato Cinque Stelle, Luca Pirondini.
I toni tornano pacati all’arrivo di Giovanni Toti, del quale si può dire tutto tranne che non sia un grande comunicatore.
“Non scordo che Fratelli d’Italia ha creduto in noi fin dall’inizio della campagna per le regionali 2015”, esordisce davanti alla folla riunita oggi al Bi.Bi. Service di via XX Settembre, e continua sottolineando come “chi resta unito è competitivo anche dove è difficile esserlo. Siamo una squadra di governo amalgamata, che supera le singole sensibilità e preferenze. Bucci è capace e determinato, sarà un’altra scommessa vinta”.
Tra il pubblico ci sono anche i candidati al Consiglio Comunale, “nomi, cognomi, facce. Perché noi ci mettiamo la faccia per riappropriarci della città”, precisa Giorgia Meloni e poi lancia una frecciata a sinistra: “Dicono che noi siamo populisti, perché parliamo al popolo. Loro parlano alle banche e sono un’oligarchia”.
Gli elettori del Centro Destra esultano, si sentono finalmente parte di un progetto che vuole rivoluzionare la città: “Si può cambiare Genova” aggiunge Toti e quindi fa un invito al voto: “È da qui che dobbiamo scuotere il Centro Destra, convincere le persone a votare. I voti si conquistano ad uno, ad uno, sui social e nelle piazze”.
Il partito è euforico, dopo decenni di governo di Centro Sinistra questa potrebbe essere la volta buona per conquistare anche la città, con un vicesindaco instancabile come Stefano Balleari.
O forse no?
Oggi, sempre in quel Bi.Bi. Service dove si elogiava il gioco di squadra, la risposta di Marco Bucci è arrivata come una doccia fredda: “Balleari è uno degli aspiranti. Le decisioni saranno prese dopo la vittoria”.
Simona Tarzia
#facciamoinomi: ecco tutti i nomi dei candidati
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.