Genova – Si è svolto questo pomeriggio, al circolo Arci Merlino di Sestri Ponente, il convegno “Salute, ambiente, qualità della vita”, organizzato dalla lista Chiamami Genova.
Hanno partecipato all’incontro Marco Grondacci, giurista ambientale, Valerio Gennaro, epidemiologo, e tre candidati della lista al Consiglio Comunale: Antonella Marras, Presidente del Comitato Spontaneo Borzoli e Fegino, Gian Piero Pastorino, Consigliere comunale uscente e attivista NO Gronda, Davide Ghiglione, Consigliere municipale uscente e attivista No TAV.
Un incontro di confronto per trarre, dai dati disponibili, indicazioni utili alla programmazione di azioni efficaci di tutela dell’ambiente e della salute, partendo dalla consapevolezza che i rischi per la salute sono legati inequivocabilmente al degrado ambientale.
“Eppure i sindaci, che sono responsabili della condizione di salute della popolazione del loro territorio, non usano gli strumenti che hanno a disposizione”. A fare un quadro delle “occasioni perse” è Marco Grondacci, che spiega: “Il Sindaco dovrebbe conoscere lo stato di salute della popolazione, prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, dovrebbe informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta”.
Ma c’è di più.
Aggiunge Grondacci: “Il Sindaco ha l’obbligo di rilasciare un parere sanitario in merito alla concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, AIA, eppure non lo fa mai. Potrebbe anche richiederne la revisione, ma non lo fa mai. Potrebbe opporsi alle decisioni prese dalla Conferenza dei Servizi in fase deliberante, ma non lo fa mai”.
“L’impressione è che le decisioni della politica non tengano in nessun conto i territori e le loro specificità”, insiste Antonella Marras che, a un anno dalla rottura dell’oleodotto, lotta contro le lentezze di un sistema che abbandona i cittadini e consente a IPLOM gravi ritardi sulla bonifica.
Una deriva che va combattuta e cambiata, lo ribadiscono con forza anche Gian Pastorino e Davide Ghiglione:” Perché la salute e l’ambiente sono diritti inalienabili e, invece, sono sempre più marginalizzati dalla politica neoliberista che ha come unico fine il profitto“.
Poi Davide Ghiglione fa un appello: “Domani parteciperò alla manifestazione di Alessandria contro il Terzo Valico, le cave, la discarica di Sezzadio, insieme al popolo che difende le valli, l’acqua, la salute. Da molti anni ci battiamo per difendere la Valpolcevera interessata dal Terzo Valico dove, nonostante una grande e generosa opposizione popolare che ha ritardato di molto i lavori, è in atto una vera devastazione ambientale. Il potere si è dimostrato indifferente di fronte alla tragedia di Casale Monferrato e, nonostante basti respirare una sola fibra di amianto per ammalarsi di mesotelioma, asbestosi o carcinoma polmonare, ha autorizzato i conferimenti all’interno delle cave (a Genova in Val Varenna). Inoltre, i monitoraggi applicati dal Cociv hanno un errore del 98% e non vengono applicati protocolli più restrittivi recepiti addirittura al ministero nel settembre 2015, come sostenuto dal direttore piemontese dell’Arpa, Angelo Robotto. A tutti i cittadini che hanno a cuore l’acqua e la salute diciamo: uniamoci! Tutti insieme possiamo fermarli”.
A chiudere il convegno è Valerio Gennaro che, alla luce degli studi epidemiologici sulla diversa mortalità nei quartieri genovesi, si interroga sul perché sia così difficile per l’ente pubblico contare i morti, sul perché si nascondano i numeri degli aborti, degli ammalati. “Dobbiamo smettere di produrre morti e malati evitabili” conclude e, auspicando un cambio di direzione, ricorda: “Abbiamo sperato tutti in un grande cambiamento. Ora dobbiamo aprire gli occhi e capire che non potrà essere solo un voto a rovesciare la situazione. Dobbiamo attivarci noi. Affiancare i candidati dopo le elezioni e, come cittadini, continuare a sottolineare le nostre esigenze, le nostre criticità. Tutti insieme”.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.