Caso Fazzari, Toti riconosce la storicità della presenza ‘ndranghetista in Liguria

Genova – “Vogliamo manifestare la nostra vicinanza istituzionale al tema della legalità. Non bisogna mai abbassare la guardia, soprattutto in Liguria dove i fenomeni di questo tipo sono presentida sempre e necessitano di monitoraggio e attenzione continua”.

Una dichiarazione storica quella del Presidente della Regione Liguria che, ieri pomeriggio, ha ricevuto Rolando Fazzari, l’imprenditore di Balestrino messo in ginocchio dai giochetti della ‘ndrangheta e dalla burocrazia fraudolenta.

“I ritardi della Sindaca di Balestrino, Gabriella Ismarro, hanno fatto perdere al Comune più di 20.000 euro del finanziamento che aveva ottenuto dalla Protezione Civile per le somme urgenze”, spiega Christian Abbondanza, Presidente della Casa della Legalità e firmatario della petizione lanciata dall’imprenditore su Change.org, per sensibilizzare le istituzioni  rispetto agli inadempimenti del Comune di Balestrino.

Sì, perché la Regione, e lo conferma Giovanni Toti in conferenza stampa, dopo l’alluvione dell’autunno scorso i soldi per ripristinare l’unica via di accesso alla Ligurblock, l’azienda di Fazzari che rischia il fallimento proprio a causa dell’inagibilità della strada, li aveva stanziati.
108.000 euro caduti nel dimenticatoio.
“La questione è semplice”, denuncia ancora Abbondanza“finché la strada serviva alla SAMOTER, l’azienda che gestiva la cava-discarica accanto alla Ligurblock, andava bene che venisse riparata da Rolando Fazzari. Ora che la cava–discarica deve essere messa in sicurezza dalla stessa SAMOTER e sono i soci a dover rispondere, soci che appartengono al clan Gullace-Fazzari, la strada non interessa più a nessuno. Se non c’è la strada, non si può mettere in sicurezza la cava-discarica e nessuno chiede soldi al clan”.

Ci sono tante incongruenze in questa storia. Nel 2014, dopo l’ennesima alluvione, Rolando Fazzari riceve un’ordinanza dal Comune per il ripristino della strada e subito dopo, sempre dal Comune, un ordine di demolizione.
Fazzari ricorre al TAR, che gli dà ragione. Il Comune ricorre al Consiglio di Stato.
“Questo allunga i tempi di sei mesi almeno”, si sfoga Fazzari e aggiunge: “Ecco dove volevano arrivare, a portare avanti questa storia all’italiana. Ed io intanto resto senza lavoro. Quanto potrò andare avanti? Io vivo del mio lavoro, non sono un milionario e non sono un mafioso. Ho sempre fatto io la manutenzione alla strada. Ora basta. Cara Simona, scrivilo. La strada deve essere rispettata da tutti e tutti devono pagare. Non solo Fazzari Rolando”.
È un uomo combattivo Rolando Fazzari, che non si è lasciato annientare neppure dalla morte del figlio, vittima di un crollo nella cava di Balestrino: “Ora la Sindaca è in vacanza in Sardegna, mentre sta giocando con la mia vita. Prima ha giocato con quella di mio figlio e mio figlio non c’è più. Aveva 18 anni”.

Ci sono tante incongruenze in questa storia.
“Tenete presente che il Comune di Balestrino veniva già fuori nelle intercettazioni dell’inchiesta Alchemia per i contatti con Giulia Fazzari”.

A parlare è di nuovo Abbondanza che, la settimana scorsa, era nell’aula bunker del Tribunale di Reggio Calabria proprio per l’udienza preliminare di Alchemia, perché la Casa della Legalità si è costituita parte civile. “È curioso” continua “che Rolando Fazzari, che ha ripudiato e denunciato la ‘ndrangheta, rischi il fallimento, mentre Roberto Orlando detto “Fonzie”, marito di Rita Fazzari e imputato nel procedimento Alchemia per intestazione fittizia (della SAMOTER) e favoreggiamento, sottoposto dal GIP di Reggio Calabria ai domiciliari prima e ora ai vari obblighi, abbia iniziato ad occuparsi dei lavori di somma urgenza per il rifacimento delle spiagge a Ceriale”.

“Una storia che ha molte sfaccettature” conferma Toti che si augura “i tribunali facciano luce al più presto sulle vicende che si sono susseguite in questi anni. Noi ci impegniamo a fare da promotori di un momento di confronto con l’amministrazione comunale e gli uffici della ex Provincia di Savona, per inquadrare i tempi e lo svolgimento di questa pratica”.
Poi precisa che “ora tocca al Comune pubblicare rapidamente il bando di gara perché i lavori vengano eseguiti”.

Ci auguriamo che sia così.
Che i tre chilometri dai quali dipende la sopravvivenza di uomo non si trasformino in anni luce. All’italiana.

Simona Tarzia
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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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