“Ci proponiamo di raccontare la storia dell’unico imprenditore che in Liguria si sia opposto alla ‘ndrangheta con un documento che narri per esteso le minacce di morte, i dispetti e i danneggiamenti subiti da Rolando nel corso degli ultimi trent’anni”.
A raccontare di questa tragedia costruita intorno alle attese, sono Mimmo Lombezzi e Mario Molinari, autori del documentario indipendente su Rolando Fazzari, “Rolando, un padre contro la ‘ndrangheta”, proiettato ieri sera a Genova, al Teatro Altrove.
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Il corto accompagna gli spettatori in un mondo che è una metafora degradata della famiglia, dove conta solo chi è più forte, chi fa la voce grossa. Un mondo dove chi denuncia e non si sottomette al volere della cosca è un “buffone”, un “pisciaturo”.
Dove gli insulti ti guardano dai muri che hanno visto morire tuo figlio, sotto una frana sospetta: “Ho scavato e ho cercato mio figlio. Gli ho aperto la bocca e ho cominciato a buttare il mio respiro nel suo corpo. Mentre cercavo ancora di liberarlo, perché il suo corpo era tutto incastrato, ha reclinato la testa così. Sono rimasto abbracciato a mio figlio finché non sono arrivati i vigili del fuoco”.
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Rolando Fazzari è un uomo che di quel mondo riesce a smascherare la vera natura, ponendo a noi la responsabilità di una scelta.
In questa allucinazione la politica non si presenta, o resta in disparte a osservare. Forse perché da troppo tempo non sa più chi è, e tutto le casca addosso perché tutto è già tragicamente avvenuto.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.