Genova – “Non politici ma tecnici preparati a capo delle aziende che gestiscono il trasporto pubblico” è il primo cambiamento che il prossimo Sindaco di Genova dovrebbe avere in agenda.
Lo ha detto Marco Marsano, segretario di OR.S.A. Tpl Genova, che lancia un messaggio importante alla futura amministrazione: “Quando le cose non vanno bene, si cerca chi comanda: i dirigenti, in questi anni, hanno fatto quello che dovevano fare? Noi abbiamo dei fortissimi dubbi. La prima cosa che dovrebbe fare un Sindaco serio, che ha voglia di risolvere le problematiche delle partecipate, è azzerare la dirigenza”.
Nell’anestesia totale di queste amministrative, le aziende partecipate sono state il vero elemento nuovo.
Espressione del dissenso nei confronti di una politica che ha dimenticato i beni comuni, “abbiamo dato un segnale di unità non indifferente e se i candidati volessero chiedere il nostro aiuto e consiglio, noi siamo qua. Rappresentiamo un serbatoio di qualche migliaio di voti”.
Di consigli ci sarebbe certamente bisogno vista l’aria precaria che tira nel trasporto pubblico locale, ammorbato dalle cattive esperienze di privatizzazione già sperimentate sulla pelle dei lavoratori: “Con Gianni Crivello, che non è venuto all’incontro con le partecipate organizzato al Cap, ci aspettiamo che la politica sarà la stessa degli ultimi anni, il che significa un forte appoggio alle privatizzazioni e a Bus Italia”, azienda in quota PD. “Obiettivamente” denuncia ancora Marsano “guardando quello che sta succedendo nelle altre aziende cedute a Bus Italia, vediamo che chiude le officine, che si rivale sul costo del lavoro, che vengono abbattute le contrattazioni di secondo livello”.
Ma la politica se ne frega degli orari più lunghi e degli stipendi più corti e, mentre il percorso per riportare i cittadini al voto andrebbe ricercato con programmi ambiziosi e chiari, c’è anche chi promette tutto a tutti: “Quanto a Marco Bucci” conclude Marsano “ci atteniamo a quello che ha promesso in campagna elettorale e ci aspettiamo che faccia di tutto per mantenere pubbliche le partecipate. Speriamo che sia di parola”.
Per chi avesse dei dubbi, abbiamo anche la registrazione.
Simona Tarzia
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Per ascoltare le dichiarazioni dei candidati:
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.