Genova – Una lunga estate quella del GCR Liguria, il Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti, fatta di incontri con i candidati Sindaco che si sfideranno al ballottaggio e di consultazioni pubbliche, come quelle previste dalla Regione, tra luglio e agosto, per la procedura di VAS – Valutazione Ambientale Strategica – sui quattro piani provinciali per la gestione integrata dei rifiuti.
È proprio con la procedura di VAS che inizia l’incontro di martedì scorso con il candidato del Centro Sinistra, Gianni Crivello, ed è Enrico Pignone, Consigliere delegato all’ambiente di Città Metropolitana e candidato nella Lista Crivello, a ribadire l’opposizione di Città Metropolitana alla produzione di CSS – Combustibile Solido Secondario – che la Regione vorrebbe imporre alle quattro province.
“Il Piano Metropolitano dimostra che, a oggi, il CSS non è remunerativo. Anzi, il fatto di obbligarci a fare un eventuale impianto va ad aumentare i costi” esordisce il consigliere uscente e aggiunge “aspettiamo che la Regione dimostri che col CSS diminuisce il quantitativo di materiale da conferire in discarica. Questo a me non risulta”.
La motivazione della Regione, infatti, è che il CSS favorirebbe minori conferimenti in discarica e dunque una vita più lunga per Scarpino 3.
Il Combustibile Solido Secondario, ottenuto dalla parte secca dei rifiuti, trova impiego nelle centrali elettriche o nelle cementerie a ciclo completo, purché abbiano una capacità produttiva superiore a 50 MW e siano soggette ad AIA, l’Autorizzazione Integrata Ambientale necessaria per l’esercizio di alcune tipologie produttive che possono produrre danni ambientali significativi.
In questi casi, e dopo una dichiarazione di conformità, il CSS cessa di essere un rifiuto e assume la qualifica di prodotto, in sostituzione dei combustibili fossili normalmente impiegati.
Il settore del CSS è stato normato con il decreto ministeriale 22/2013 ma, dopo circa quattro anni dalla pubblicazione del decreto, solo tre cementifici in Italia hanno ottenuto un’AIA per un End of Waste.
Non solo, il Css che diventa End of Waste deve essere registrato al regolamento Reach e, per ora, la sola azienda che lo ha fatto non lo produce perché in Italia non c’è domanda.
Il vero motivo che spinge la Regione non sarà smaltirlo nella centrale termo elettrica di Savona, una volta riaperta? Ma quest’ultima è solo una nostra supposizione, determinata dall’analisi delle regole di mercato…
Il riferimento alla Regione Liguria, feudo degli antagonisti del Centro Destra, è il pretesto che fornisce a Crivello lo spunto per un’allusione piccata: “La volontà così ferrea di Bucci di mantenere tutto pubblico in questa città, è tutta da valutare. Io sorrido per non piangere. Non si capisce bene perché Amiu, l’acqua, tutto per Bucci rappresenti un valore aggiunto, la sanità, invece, è un’altra cosa. Ma io credo che l’ispirazione, alla fine, sia la stessa”.
Una precisazione che, in campagna elettorale, non poteva mancare e che fa seguito alle dichiarazioni del Presidente Toti: “Il nostro obiettivo è quello di riuscire a privatizzare il 15 per cento della sanità ligure, sulla scia di quanto è stato fatto in Emilia Romagna”.
Quindi è stata la volta di confermare la volontà di trovare una soluzione alternativa all’aggregazione Amiu – Iren Ambiente: “Stiamo valutando la possibilità di prorogare il contratto di servizio per poi avere tempi più ragionevoli per capire meglio se quella è davvero la soluzione migliore o se possono aprirsi scenari differenti”.
Alla richiesta pressante del GCR, Crivello si è detto disposto a rendere una dichiarazione in questo senso, più eloquente di quella frase: “Non strettamente necessaria” pronunciata ai giornalisti il 16 giugno scorso. “Queste considerazioni fatte in campagna elettorale possono lasciare qualche dubbio ma la mia è una posizione che nasce in assoluta autonomia”, si difende Crivello che conclude: “Sarete voi a valutare se questa uscita pubblica è convincente”.
Simona Tarzia
LEGGI LE DOMANDE AI CANDIDATI ALLE AMMINISTRATIVE 2017:
https://fivedabliu.it/2017/05/31/rifiuti-zero-le-proposte-del-gcr-ai-candidati-sindaco/
https://fivedabliu.it/2017/06/23/verso-il-25-giugno-il-gcr-incontra-marco-bucci/
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.