Genova – “Cinque anni fa non ero ancora pronto per un’esperienza politica”.
Riassume così, Giancarlo Vinacci, le sue vicende politiche genovesi del 2012, quando Pierluigi Vinai lo sostituì come candidato Sindaco del Centro Destra. Poi aggiunge: “Oggi sono cambiati gli scenari e sono pronto per restituire qualcosa a una città che mi ha regalato molto. Io sono uno dei tanti genovesi che ha dovuto andarsene per costruire qualcosa e credo che la mia esperienza possa essere riportata qui anche per spiegare ai giovani come riuscire, come realizzarsi senza scappare dalla loro città”.
Insomma, il suo assessorato allo Sviluppo e Promozione economica della città si traduce subito in una sfida: interrompere la fuga dei giovani da Genova. E, infatti, precisa che una delle prime cose che farà da assessore sarà “visitare le università, incontrare i giovani degli ultimi anni e spiegare loro cosa ho fatto, come funziona un’idea, una start up, qualcosa che può crescere nel tempo”.
Vinacci un esperto di nuove iniziative imprenditoriali lo è certamente, e il ruolo che ricopre in questa nuova Giunta risponde ai suoi ultimi trent’anni di lavoro, che racconta con soddisfazione: “Uscito da BNL sono entrato in MedioBanca e qui ho avviato la start up di quella che oggi si chiama CheBanca! Io ho avuto l’occasione di partire da un’idea, da un modello, e costruire nuovi posti di lavoro”.
Il linguaggio e le prospettive per il lavoro del neo assessore sembrano distanti dalla recessione che colpisce la nostra città, soprattutto se si parla di attrarre investitori: “Intendo cominciare subito a incontrare investitori che possano arrivare nella nostra città e che, se trovano la stabilità politica, qui si fermino e facciano investimenti importanti. In linea con quello che ha detto il Sindaco Bucci, occorre ripopolare la città e, attraverso il ripopolamento, creare sviluppo e nuovi consumi”.
Una lunga intervista, che mette in risalto attitudini professionali e passioni personali di un manager abituato a frequentare ambienti economici importanti ma che fa dell’aggregazione il suo punto di forza: “Io sono per il consenso, provo a conquistare chi lavora con me. Spero di farcela anche questa volta”.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.
FORZA… GIANCARLO TI AUGURO SUCCESSI PER TE E SOPRATTUTTO PER GENOVA.