Genova – Si deciderà a ottobre chi sarà la voce del Comune di Genova all’interno del Comitato di gestione dell’Authority del porto, ma il suo nome è uno dei più gettonati.
Parliamo di Francesco Maresca, consigliere comunale della lista “Vince Genova” con delega al Mare e Porto, candidato favorito alla sostituzione di Marco Doria nel Board che unisce il sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, che sulla sua candidatura non si sbilancia: “Per quella carica vedrei bene un professore universitario”.
Lo abbiamo incontrato ieri alla Fiera del Mare per scoprire la sua visione del sistema portuale genovese e del waterfront, le sue idee per il recupero dell’Hennebique e il progetto del tunnel subportuale che il consigliere considera una priorità. Categorico anche sulla necessità di concludere il Terzo Valico dei Giovi: “Genova, senza TVG, è una città morta. Fondamentale l’allaccio al corridoio del Gottardo per le merci che arrivano al porto”.
Non ancora in agenda, invece, la proposta di elettrificare le banchine ma comunque: “Una delle possibili priorità”. Insomma, per i cittadini ammorbati dai fumi del porto le premesse sembrano positive anche se al consigliere occorrerebbe un ripasso sugli inquinanti: il problema, infatti, non è l’ozono ma il particolato atmosferico fine e gli ossidi di zolfo.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.