Genova – Con il profumo delle focaccette ma senza il marchio “di Crevari”, registrato da una società di mutuo soccorso esterna al partito, parte domani la Festa de l’Unità che animerà il Porto Antico fino al 10 settembre.
“Una festa più fruibile – fa notare Gianfranco Antoni, tesoriere PD Genova – che quest’anno si è allargata all’area del Mandraccio che ospiterà attività gastronomiche tipiche, comprese le focaccette del Ponente” che hanno fatto tanto discutere…
E in un momento davvero critico per il PD genovese, non erano solo le focaccette che rischiavano di saltare: “Partendo da un dato di realtà, cioè quello di uscire da una sconfitta e avere qualche giorno di ritardo nell’organizzazione, avevamo pensato di ridurre numero e presenza dei dibattiti – confessa Giorgio Ravera, responsabile area dibattiti -. Invece le richieste ci sono state e, dunque, anche se non abbiamo ancora il programma dettagliato, confermo una massiccia presenza dei membri del Governo con 12 dibattiti di rilievo nazionale”.
Ai liguri Roberta Pinotti e Andrea Orlando si aggiungono, per citarne alcuni: Anna Finocchiaro, Ministro dei Rapporti con il Parlamento, Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente, e Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole.
Presente anche il nuovo Sindaco di Genova, Marco Bucci, che parteciperà a un tavolo sulla messa in sicurezza idrogeologica del territorio.
In forse Matteo Renzi: “Il 9 agosto abbiamo ricevuto una mail nella quale confermava la sua disponibilità – afferma Antonello Carè, presidente commissione congressuale PD Genova -, ma ovviamente noi abbiamo bisogno di una data e ad oggi non è stata comunicata. Ci auguriamo venga fatto al più presto”.
Infine, una nota di Stefano Bernini, consigliere comunale PD e responsabile della logistica per questa edizione 2017, sulla sicurezza: “Insieme ai vigili del fuoco, alle forze di polizia e a Porto Antico di Genova S.p.A., abbiamo sviluppato una serie di interventi che garantiscano tanto la sicurezza all’interno della festa, così come le vie di fuga”. Speriamo non ce ne sia bisogno.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.