Genova – Parte con i grandi numeri il progetto dello Sbarazzo della Superba che, intorno alle otto e trenta di questa mattina, vede già “una cinquantina di espositori” come ci conferma l’Assessore Stefano Garassino che aggiunge: “Come inizio non è male. C’è stata una forte adesione ed è stato fatto un ottimo lavoro anche con il corso di formazione ai giardini Luzzati”.
Mediamente, in corso Quadrio, si radunavano una settantina di ambulanti e dunque il risultato di oggi stravolge tutte le previsioni che preannunciavano un ritorno all’illegalità vista la distanza del Mercato dei Fiori di San Quirico, nuova sede del progetto. E, infatti, Garassino continua precisando che: “Credo che sia un aiuto per chi vuole fare questo lavoro perché al momento non ha nulla di meglio e per farlo bene”.
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Soddisfazione anche da parte della Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro (FRSL) che, insieme a Il Ce.sto ed Emmaus, gestisce il progetto: “Siamo soddisfatti perché siamo partiti da corso Quadrio dove si agitavano le polemiche da entrambe le componenti della città, un posto allo scoperto, con la merce in terra, nell’incertezza di poter continuare a fare il mercato” precisa Kandji Modou, coordinatore FRSL, che continua: “Siamo un po’ fuori mano ma siamo soddisfatti perché ci sembra che, con la grande affluenza di venditori e compratori di questo primo giorno, il mercato funzionerà”.
Quanto alla distanza dal centro, è sempre Modou che prova ad allontanare ogni dubbio: “Per partecipare i venditori pagano un euro al giorno di tariffa mercatale più tre euro di biglietti dell’autobus. Probabilmente – conclude – per riuscire a sostenere le spese, dovranno alzare un po’ i prezzi”.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.