Roma – “Ancora una risposta inconsistente da parte del Governo che si limita ad esercitare il ruolo del notaio e registrare l’ennesima crisi occupazionale. Mentre l’lstat annuncia la crescita della produzione industriale, il Governo non si rende conto che il problema del lavoro resta un’emergenza nazionale”.
Queste le prime dichiarazioni del deputato genovese di Articolo Uno, Stefano Quaranta, dopo avere presentato in Aula al Ministro del lavoro Giuliano Poletti la grave situazione in cui si trovano ormai da oltre tre anni i lavoratori di Ericsson: “lavoratori che per anni hanno prestato la loro opera sono stati licenzianti con una email il venerdì sera, con una modalità degna di un film di Fantozzi e non di una importante multinazionale”.
Quaranta, replicando al Ministro Poletti, ha sottolineato anche la situazione di incertezza che stanno vivendo i lavoratori di Ilva e Piaggio: “più volte il Governo aveva promesso che si sarebbe interessato e sarebbe intervenuto in prima persona, invece non riesce ad organizzare nemmeno un incontro tra azienda e sindacati”.
“Purtroppo non vedo da parte del Governo una strategia – continua Quaranta –: il governo subisce in silenzio qualunque scelta operata da una multinazionale, settori come quello delle telecomunicazioni non sono considerati strategici per il nostro Paese, non si fanno mai pesare clausole sociali per le aziende che abbiano beneficiato di finanziamenti pubblici, non si difendono siti produttivi come quello di Erzelli che possono costituire un volano di investimenti e sono stati sostenuti da amministrazioni pubbliche nazionali e locali”.
“In mancanza di una politica industriale – ha concluso il deputato durante il question time – che il Governo svolga almeno un ruolo attivo e non meramente notarile in vicende delicate per la città come quelle di Ericsson, Piaggio e Ilva”.
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