Dialoghi sulla città. Parte quarta: mobilità e discriminazione

Garantire la mobilità significa garantire la democrazia?
La mobilità può essere fonte di discriminazione?

Sono alcune delle domande che abbiamo rivolto a Mauro Marsullo, architetto esperto di mobilità sostenibile, nella quarta puntata dei “Dialoghi sulla città”, gettando uno sguardo a quello che riteniamo il requisito indispensabile per valutare la qualità di un ambito urbanizzato che voglia dirsi democratico: garantire a tutti uguale libertà di spostarsi.
Questo perché le ricadute di un sistema poco attento alla mobilità urbana influiscono direttamente sulla qualità della vita delle fasce deboli – anziani, persone con ridotte capacità motorie, scolari – o di chi, banalmente, si vede preclusa la possibilità di usufruire delle attività ludiche che la città offre.

Non solo.
Quando parliamo di mobilità e qualità della vita, non possiamo prescindere da un altro confronto che si propone alle amministrazioni in modo sempre più pressante: la sfida all’inquinamento.
Una sfida che investe profondamente il governo del territorio e che non può più sottostare alle logiche dell’emergenza e della speculazione.

Cosa c’entra con la democrazia, direte voi? C’entra perché anche la salute e l’ambiente sono un diritto umano.

Simona Tarzia
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Per ascoltare gli altri dialoghi:

Dialoghi sulla città, parte prima. La rilettura della città come sistema organico.
Dialoghi sulla città, parte seconda. Riqualificazione urbana e resilienza.
Dialoghi sulla città, parte terza: il degrado. Come si genera, come si interviene.

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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