Genova – Pace fatta tra il Comune e la Curia per la vicenda dei richiedenti asilo da ospitare nell’ex asilo Govone di Multedo?
Sembrerebbe proprio di sì. Almeno per un mese.
È quanto lasciano trasparire le dichiarazioni dell’assessore Stefano Garassino e di Don Giacomo Martino alla fine dell’incontro di oggi con il Sindaco e il Vice Prefetto.
“Ho il massimo rispetto per Don Giacomo e quello che fa. Nessuno è nemico” precisa Garassino che aggiunge: “C’è una politica migratoria assurda del Governo di Roma, che Minniti sta parzialmente migliorando ma i danni di Alfano sono giganteschi e non risolvibili in un mese. L’importante è che tutti si remi nella stessa direzione”.
La direzione che intende prendere l’assessore è quella di alleggerire le quote. Infatti, se la proposta sarà accolta dagli abitanti del quartiere che dovranno decidere entro lunedì, pare che a Multedo andranno solo 25 richiedenti asilo, cioè la metà di quelli previsti in un primo momento. In caso contrario il tavolo si riaggiornerà.
“È stato faticoso ma siamo arrivati al dunque” spiega Don Martino e poi precisa: “Avrei desiderato, e forse siamo riusciti a farlo, sfatare il tema che questi ragazzi sono un problema. Tra le proposte che il Cardinale (Angelo Bagnasco, N.d.A.) mi ha incaricato di fare, quella che mi sembrava più percorribile è stata chiedere l’opportunità di portare a Multedo i primi 25 per un mese. Poi ci risiediamo e vediamo se impattano negativamente o positivamente”.
Quanto all’impatto, Garassino non lascia spazio al dubbio: “È chiaro che il primo accattone che vedo lo prendo a calci nel sedere”.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.