Genova – Operai e sindacati in rivolta contro gli esuberi ILVA previsti dalla nuova proprietà. Restano senza lavoro 4.000 persone, 599 solo nello stabilimento di Cornigliano.
In attesa degli sviluppi di domani, quando entreranno in sciopero i lavoratori di Genova, Taranto e Novi Ligure, pubblichiamo la lettera che Arcelor Mittal-Gruppo Marcegaglia ha inviato nei giorni scorsi ai sindacati e al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
Si tratta della bozza che contiene i dettagli del piano industriale e di quello della forza lavoro che la società intende mettere in atto.
Piano che, per quanto riguarda Genova, non è coerente con l’accordo di programma siglato nel 2005 da ILVA, Governo, Regione, Comune e sigle sindacali, che prevedeva già le linee guida per il futuro dello stabilimento e dei lavoratori e che ha imposto grossi sacrifici con la chiusura dell’impianto a caldo.
IL TESTO DELLA LETTERA CHE FORMALIZZA L’AVVIO DELLA PROCEDURA EX ART.47 DELLA LEGGE DI CESSIONE D’AZIENDA (legge n. 428/1990):
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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Sono uno “storico” della vicenda Ilva di Taranto. Non riesco a stampare la micidiale lettera di AM InvesCo controfirmata dai tre commissari Ilva. Me la potrebbe inviare in formato pdf? Il mio indirizzo e-mail è biagiodemarzo@alice.it. La ringrazio per quanto potrà fare. Con viva cordialità. Biagio De Marzo
Fatto. Buona lettura