Anche le periferie, nel loro piccolo, s’incazzano. Fegino si ribella

Le periferie sono il mio chiodo fisso.
Ricordo mia nonna Savina, una corniglianese DOC che aveva vissuto sulla propria pelle l’epoca in cui “la terra a poco a poco fu gettata in mare” per costruire lo SCI, piangere per il Castello Raggio[1].
Se questo mio pallino ti annoia, puoi scrollare la pagina col mouse o scorrere col dito fino ad arrivare ai video. Ne vedrai delle belle.

Se, invece, decidi di seguirmi, ora ascolta. Non farti fregare.
Le periferie sono incubi sociali che non si possono misurare col metro geografico.
Le periferie non stanno sempre tutte attorno alle città. Non esiste una regola ordinata e costante, un canone immutabile ed eterno che ci permetta di segnarne il confine su una pianta.
Perché sono periferie tutti i luoghi dimenticati.

A volte dormono acciambellate attorno alle città come un gatto sonnacchioso. Un gatto randagio, col pelo tutto sporco.
Altre volte la attraversano.
È quello che succede alla nostra città policentrica.
Forse perché ogni piccolo comune che è andato a costituire la Grande Genova, si è portato dietro la sua periferia e oggi queste si accalcano disordinatamente come frammenti urbani tenuti insieme soltanto dal mastice dei comitati e delle associazioni.

Oggi vi proponiamo la rabbia di uno di questi frammenti. Lo facciamo con le parole dei protagonisti, la gente di Fegino, che vive i disagi di uno dei quartieri più bistrattati e che ieri ha incontrato la Commissione V Urbanistica del Comune di Genova e il Presidente del Municipio V Val Polcevera.

Simona Tarzia

[1] La frase virgolettata è di Carlo Emilio Gadda, in La centrale di Cornigliano, su Civiltà delle Macchine, n.5, 1953.  SCI significa Stabilimento a Ciclo Integrato ed è il modo in cui i vecchi hanno sempre chiamato l’Italsider.

I cittadini di Fegino incontrano la Commissione V Urbanistica
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Si può fare. Con Antonella Marras
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I cittadini di Fegino non si fidano più
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LA RELAZIONE DEL COMITATO BORZOLI E FEGINO
Il giorno 13 ottobre 2017 si è tenuta una commissione consigliare congiunta Comune e Municipio V Valpolcevera. Presenti Assessore Campora all’ambiente, Assessore Fanghella lavori pubblici, Ing. Pinasco, consiglieri comunali e municipali presidente del Municipio V Valpolcevera Federico Romeo.
La commissione è stata itinerante a partire dalle problematicità dei lavori in corso del 2° lotto per la messa in sicurezza idraulica del Rio Fegino. In relazione a questi lavori si sono descritti i futuri interventi quindi non appena possibile sarà buttata giù la parte del ponte che si trova all’incrocio tra Via Borzoli Via Ferri C.so Perrone lato via Borzoli nel contempo aperta alla viabilità la parte del ponte nuovo lato Ansaldo praticamente terminata. E’ stato ribadito che verrà alzata la strada sia lato via Borzoli che Via Ferri C.so Perrone , si dovrà spostare il cancello di ingresso AMIU, verrà realizzato il muraglione di circa un metro su cui sarà aggiunta una protezione da definire quindi l’impatto totale supererebbe il metro e mezzo! Davanti alle abitazioni che danno sull’incrocio garantiscono che non ci saranno problemi per eventuale ingresso nel palazzo di barelle o presidi medici nel caso necessari agli abitanti . Il comune si è teoricamente reso disponibile a concordare e condividere con gli abitanti la larghezza del marciapiede ed ha segnalato che la legge gli consente un minimo di 1.20 metri di larghezza.
La criticità che veniva dai cittadini evidenziata per la paura, dopo che verrà rialzata la strada che in Via Ferri si crei una “piscina” a causa delle acque che scendono da Trasta e dalla Chiesa di Fegino viene data rassicurazione dal fatto che verranno realizzate due rogge per la regimentazione delle acque che saranno appaltate separatamente da Ferrovie dello Stato senza dover essere legati ai lavori del nodo ferroviario, fermi a causa di mancanza di soldi. Ovviamente tutti questi lavori dovranno continuare ad essere posti sotto osservazione viste le tempistiche che si stanno protraendo da troppo tempo. Via Borzoli dovrà essere alzata di circa un metro all’altezza dell’incrocio con via Ferri con una rampa che parte dall’inizio del muro di cemento, si è ipotizzata una chiusura totale di via borzoli per 2 settimane più un periodo di senso unico alternato, bisognerà vigilare sui servizi essenziali.
Il transito pedonale verrà comunque garantito.
Abbiamo evidenziato la problematica della presenza di Amiu con i cassoni per la raccolta della frazione organica per le grandi utenze, così come le puzze che da mesi si sentono probabilmente riguardanti le fognature in Via Ferri.
Ci sono infine state descritte alcune opere che cambiano il progetto che fino a ieri era ritenuto inevitabile e unico possibile per la messa in sicurezza idraulica del rio Fegino terzo lotto.
Il punto di maggiore criticità era quello che riguardava i lavori sotto l’arco delle ferrovie per cui si prevedevano minimo 8 mesi di chiusura totale della strada. A quanto pare ora Ferrovie ha dato la disponibilità a realizzare un altro arco che permetterebbe di raddrizzare la strada che non passerebbe più sotto gli attuali archi lungo il rio ma avrebbe una direzione più dritta evitando quella curvatura pericolosissima e sappiamo purtroppo anche spesso causa di incidenti. Questo eviterebbe la chiusura della strada e anche lo spostamento delle utenze avverrebbe da quel lato. Ovviamente resta il problema dello spostamento delle tubature IPLOM da dentro l’alveo del rio per questo motivo abbiamo chiesto che ci vengano fornite le mappe dello spostamento che è previsto che attualmente è in conferenza dei servizi in città metropolitana anche perché quello che ci è stato prospettato , ossia il passaggio vicino alle case poi sotto il sedime stradale di fronte alle piscine di lago Figoi e poi il passaggio lungo il perimetro della piscin, lo riteniamo assolutamente inaccettabile in quanto aumenta ulteriormente il grado di pericolosità per gli abitanti. Ci sarà da valutare la possibilità per IPLOM di utilizzare la gran rete di oleodotti che già circolano nella nostra valle per il proprio lavoro. Sulla questione continueremo a fare richieste in merito se non ci verranno a breve fornite.
Sui lavori del terzo lotto seppur mitigati da questa nuova possibilità di evitare la chiusura totale della strada , ci sarà comunque da dover ragionare e trovare soluzioni, magari quando ci sarà possibile avere il link esatto su cui basare le nostre osservazioni, anche per l’impatto che avrà sui servizi di trasporto pubblico, sui parcheggi che si perderanno sui passaggi pedonali e il ripristino dei giardini Montecucco di Fegino che diventeranno area cantiere e quindi subiranno inevitabilmente danni oltre al fatto che per lungo tempo non saranno fruibili dalla cittadinanza. I lavori all’altezza dei giardini con senso unico alternato porteranno a Zero i parcheggi in zona che sono necessari sia per gli abitanti sia per le attività commerciali che assicurano un presidio per il quartiere, si sono richieste soluzioni per mitigare il problema.
Abbiamo evidenziato così come lo ha fatto anche il Presidente Romeo, la necessità di interventi e di investimenti su tutto il quartiere cosa che sarà comunque oggetto di ulteriori incontri e discussioni. L’amministrazione comunale si è resa disponibile all’ascolto di ogni osservazione e problematica vorremmo portare all’attenzione, cosa che ovviamente non mancheremo di fare per il quartiere.
Vorremmo rimarcare che, il fatto che si sia riusciti a trovare una soluzione alternativa a quello che per lungo tempo era stato definito unico progetto possibile, noi del Comitato lo riteniamo una nostra vittoria, probabilmente non verrà mai riconosciuta, ma il fatto di essere stati sul pezzo, di aver insistito e di aver studiato pezzo dopo pezzo il progetto portando anche alla luce problematicità, non ultima il fatto che il link cui dovevamo far riferimento non riportava l’intera nuova progettazione ma aveva schede e relazioni non aggiornate . Sebbene l’ente tecnico del Comune abbia assicurato che la documentazione sia già stata aggiornata, ciò che è disponibile e’ ancora la versione vecchia, da consultazione attuale. Quindi anche se con fatica, magari anche con attriti e incomprensioni da parte di molti, noi continueremo il nostro servizio a favore degli abitanti di questo quartiere, con l’obbiettivo di difendere e di chiedere tutela per salute, sicurezza e ambiente.

Comitato spontaneo cittadini Borzoli e Fegino

 

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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