Riceviamo questa lettera dal Presidente del Comitato Tutela Ambientale Genova Centro Ovest con richiesta di renderla pubblica per fornire un quadro più completo sulla situazione dell’inquinamento atmosferico nelle città portuali.
“Siamo nati come comitato apolitico a fine Gennaio 2017, per protestare contro l’inquinamento (fumi e rumore) derivante dal traffico marittimo, dopo anni di inutili segnalazioni individuali alla Capitaneria di Porto e ad altre Istituzioni locali.
All’atto della costituzione del Comitato abbiamo raccolto nella nostra zona circa 1300 firme di cittadini, senza ricorrere a banchetti ma semplicemente con il passa-parola.
Da Gennaio ad oggi abbiamo organizzato un’assemblea con il fondamentale supporto di Ecoistituto di RE-Ge ed abbiamo incontrato molte Istituzioni locali quali Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, Arpal, Comune e Municipio.
Abbiamo partecipato a fine Settembre al Workshop “Facciamo respirare il Mediterraneo”, tenutosi a Venezia sotto il patrocinio di Cittadini per l’Aria, al quale hanno partecipato anche i comitati di Ancona, Civitavecchia, La Spezia, Livorno, Monfalcone, Savona, Trieste e Venezia.
Durante tale evento, oltre alle presentazioni dei vari comitati, sono stati proposti due interessanti studi epidemiologici mirati ai porti. Ha, inoltre, partecipato la Capitaneria del Porto di Venezia mostrando i risultati di diversi controlli effettuati sul combustibile delle navi approdate nel loro porto.
Ricordiamo che a Venezia è già in essere un accordo volontario, che vede coinvolti anche gli Armatori, per l’uso di combustibile a basso tenore di zolfo. Si è trovata una identità di intenti che rende pretestuosa la posizione di coloro che, anche a livello di cittadinanza, sostengono che qualunque azione a tutela dell’ambiente e della salute pubblica finisca per far fuggire gli armatori verso porti più compiacenti.
Come noto, l’inquinamento atmosferico causa a Genova circa 100 morti precoci all’anno ed altrettanti ricoveri ospedalieri evitabili.
Ovviamente questi numeri non possono essere ricondotti esclusivamente al traffico marittimo ma quest’ultimo ha comunque un’incidenza importante su decessi e ricoveri. A comprova di ciò si riporta qui di seguito integralmente quanto evidenziato dal documento ARPAL Valutazione annuale della qualità dell’aria – Anno di monitoraggio 2015- al paragrafo 4.2, pag. 40: “Da una analisi dell’inventario delle emissioni 2011 dell’Agglomerato di Genova risulta che le sorgenti che emettono le maggiori quantità di NOx in atmosfera sono le attività marittime (62%), prioritariamente le navi in stazionamento, seguite dal trasporto su strada (26%).” Come noto “… è in atto un contenzioso con la Commissione Europea (procedura di infrazione2015/2043 per i superamenti dei limiti medi annui di NO2 fissati dalla Direttiva 2008/50/CE…..”. Anche qui sono riportate le parole del suddetto documento (Par. 4.1, pag.40). I dati sono quelli del 2011 perché l’inventario delle emissioni non viene fatto tutti gli anni.
Oltre agli inquinanti gassosi sono particolarmente pericolose le polveri sottili ed ultrasottili. A questo proposito citiamo ancora il documento dell’ARPAL precedentemente richiamato (Par. 4.2 , pag. 41): “Le sorgenti dell’Agglomerato che emettono le maggiori quantità di polveri sono i trasporti stradali (28%) e il porto (39%)…..”. Sempre lo stesso documento al Par. 4.3, pag. 43, richiama le soluzioni tecnologiche innovative disponibili per ridurre drasticamente le emissioni, quali le banchine elettrificate (“cold ironing”) o l’impiego di GLN ( gas naturale liquefatto), oltre di lavaggio/abbattimento dei fumi (questi ultimi applicabili, con qualche limite, anche per vecchie imbarcazioni).
Parlando di inquinamento (fumi e rumore) si ricorda che circolano ancora nel nostro porto traghetti costruiti nei primi anni ’70 (es. il Moby Drea è del ’73 mentre il Moby Otta è più giovane di un paio d’anni).
IL COMITATO CHIEDE :
- Alla Capitaneria di Porto : maggiori controlli per il rispetto della normativa vigente:
- Combustibili a basso tenore di zolfo
- Attività di manutenzione/collaudo motori
- Pubblicazione dei controlli effettuati
- Al Comune e alla Regione :
- Monitoraggio della qualità dell’aria più mirato a identificare l’inquinamento dovuto al porto
- Al Parlamento italiano ed europeo:
- Adeguamento delle attuali leggi a requisiti ambientali più stringenti, sul modello di quelle vigenti nei porti del Nord Europa, che obblighino gli armatori ad adeguare tecnologicamente le navi esistenti o a rinnovare la loro flotta (es. utilizzo di LNG)
Segnaliamo che la richiesta allargata dell’uso di combustibile con tenore di zolfo inferiore a 0.1 è chiaramente indicata anche nella lettera indirizzata dal Sindaco di Civitavecchia al Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni e al Ministro dell’Ambiente Galletti, e inviata in copia ad oltre 50 Sindaci delle più importanti città dotate di porto.
Il documento ha per oggetto: richiesta di provvedimenti urgenti per la riduzione dell’inquinamento da trasporto marittimo – applicazione per tutte le zone di mare del tenore massimo di zolfo nei combustibili navali pari allo 0.10 % in massa come da Dlgs 16 Luglio 2014 n.112 ed istituzione di un’Area di controllo delle Emissioni (ECA) nel Mediterraneo“.
Ing. Enzo Tortello
Presidente Comitato Tutela Ambientale Genova Centro Ovest
La nostra inchiesta
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta
Nella zona di palmaro (porto PSA/VTE, si aggiungono ulteriori rumori invalidanti per la salute Pubblica:segnalatori acustici (cicalino)e tonfi, derivanti da movimentazioni container, troppo vicini alle case.Inoltre grandissimo traffico di trasposto su gomma, (circa 4000 giornaliero) che causa ulteriore inquinamento di polveri sottili.
Buongiorno,
se avesse tempo di partecipare, le segnalo che il 21 di novembre, presso Palazzo Verde (in Via del Molo, all’incirca dietro il Baluardo), dalle 17.30 alle 19.30 si terrà una conferenza sui fumi da traffico marittimo.
Interessante sarà la presentazione dello studio epidemiologico relativo alle città di porto, eseguito dal Dott. Cadum di ARPA Piemonte.