“Lunedì mi metto a dieta”. “Da domani smetto di fumare”.
Chi non l’ha detto almeno una volta nella vita, salvo poi rimandare al lunedì successivo o allo scoccare dell’Epifania?
Servirebbe una guida che ci aiutasse a migliorare il nostro stile di vita. Sarebbe comodo se ci accompagnasse in ogni momento della giornata. Magari averla a disposizione sul cellulare.
Come dite?
È già on line? Scaricabile gratuitamente?
Proprio così.
La app del Cnr
“A third less” è una app multipiattaforma realizzata dal Consorzio di ricerca Luigi Amaducci, tramite un team coordinato dall’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-CNR), con l’Università di Padova, l’Istituto Oncologico Veneto e l’azienda Openview.
Partendo dai risultati di un’analisi condotta dal World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research e in base alla quale si rileva che circa un terzo delle più comuni forme di tumore potrebbe essere evitato attraverso uno stile di vita sano, la app si propone di verificare se si hanno comportamenti corretti e di offrire i consigli pratici per migliorali.
È da qui che deriva il suo nome, “Un terzo in meno”.
Scopriamola insieme a Rita Bugliosi, addetto stampa del CNR, e Alberto Pilotto, coordinatore CNR-Ente Ospedali Galliera per il progetto “Scienziati e studenti”.
Il progetto
“Scienziati e studenti” è una proposta didattico-formativa ideata dall’Ufficio stampa del CNR, ed è proprio qui che entrano in gioco i ragazzi del titolo, quelli del liceo Klee-Barabino di Genova.
Il progetto, ormai alla sua decima edizione, nasce per mettere in contatto i giovani con i ricercatori, e per renderli parte attiva di un lavoro di divulgazione scientifica che li riguarda da vicino, perché essere informati fin dall’adolescenza sui fattori di rischio, aiuta a prevenire non solo il cancro ma anche l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
Parola d’ordine: informarsi e informare!
Il compito degli studenti, infatti, è trasferire in un cortometraggio i dati scientifici ricevuti durante gli incontri con gli scienziati e farsi informatori dei loro coetanei, raccontare una storia che possa influenzare le loro abitudini, creare stili di vita più virtuosi. Per aiutarli a realizzare il corto, il CNR mette a disposizione l’esperienza di Angelo Caruso, regista e film maker, che spiega loro le tecniche per trasformare in narrazione le nozioni scientifiche e sfruttare al meglio la grande capacità di persuasione dello storytelling.
Il tutto si conclude con un video concorso, a livello nazionale, tra le scuole che aderiscono all’iniziativa.
I vincitori del contest 2016-2017, premiati al Festival della Scienza
Eccoci arrivati ai vincitori dell’ultima edizione di “Scienziati e studenti”, la classe III C del Liceo Artistico Klee-Barabino di Genova, che ha presentato un video emozionale incentrato sulle immagini più che sui dialoghi, e sul contrasto tra colore e bianco e nero.
Strutturato come un video musicale, ha l’effetto immediato di proiettare lo spettatore in un mondo di emozioni dove è facile riconoscersi e dove le storie dei due protagonisti ci precipitano addosso come fossero le nostre.
Vi lasciamo alle interviste – ascolterete il regista, Giacomo Fassi Spagnoli, e gli attori protagonisti, Filippo Tafuri e Gloria Simonetti – e alle suggestioni, finalmente direte voi, del corto dal titolo “Abbiamo una scelta”.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.