Genova – Passano le dirigenze di AMT ma i problemi concreti restano. La nostra segreteria si augura che il nuovo Amministratore Unico Beltrami, coordinato dall’Assessore Balleari, risolva il cronico problema della sicurezza sui bus per utenti e lavoratori. Alla una di notte di domenica 26, sulla linea 17, complice anche la tipologia di vettura utlizzata (serie 7000), chiaramente sottodimensionata e non consona per quel tipo di linea (dove serve minimo un dodici metri), gli utenti si trovavano stipati come sardine. Su tale mezzo, poco dopo Brignole, scoppiava quindi l’ennesima rissa che rischiava di coinvolgere utenti estranei la cui unica colpa era di volersi spostare con il bus. L’autista provava ad usare il tasto di chiamata a pedalino ma questo non risultava attivo, al pari delle telecamere di bordo, che erano disattivate. Non ricevendo risposta dal centro operativo nonostante la chiamata tramite SIMON, il collega, come da Ordine di Servizio, contattava lui stesso, con il proprio cellulare, le forze dell’ordine, che al loro arrivo, dopo pochi minuti, non potevano che constatare che erano scappati tutti, essendosi aperti le porte del bus fermo al semaforo da soli (pratica ormai sempre più in voga). Il collega poteva riprendere regolare servizio solo dopo una ventina di interminabili minuti di tensione (segnaliamo che il Centro Operativo di Amt rispondeva alla chiamata, quando ormai il collega era quasi giunto a Nervi). Riteniamo che le misure adottate sino ad oggi non siano sufficienti, il C.O. deve intervenire in tempi certi, brevi e con un protocollo preciso, bisogna tutelare gli utenti e i lavoratori adottando il nostro kit di sicurezza (videosorveglianza interna collegata alla centrale operativa di polizia o carabinieri), così da aiutare le forze dell’ordine nel loro lavoro e rendere i bus più sicuri.
La Segreteria Orsa Tpl Genova
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