Genova – Fa discutere la proposta di abolire il regime carcerario differenziato del 41 bis, contenuta al punto del 15 del programma di Potere al Popolo.
Una polemica che rimbalza tra siti e social network, e sembra destinata a scaldare il breve periodo che ci separa dal voto del 4 marzo.
Ma se la proposta spacca l’opinione pubblica, all’interno del movimento la posizione è univoca: il 41 bis equivale a tortura perché lede la dignità del detenuto.
Se si volesse realmente fare uno sforzo, lasciano intendere i militanti di PaP, sarebbero altri gli strumenti in mano allo Stato per combattere la mafia, primo fra tutti un controllo serrato sul sistema dei subappalti delle grandi opere.
Ne abbiamo parlato con Giacomo Marchetti, inserito nella lista uninominale per il Senato, nel corso di una delle nostre interviste che vi presenteranno le liste e i candidati di queste elezioni 2018.
Simona Tarzia
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PROGRAMMA PaP: PUNTO 15 GIUSTIZIA
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.