Potere al popolo: tutti i nomi dei candidati liguri alle politiche di marzo

Genova – Ieri sera, dopo che gli aspiranti candidati della sezione genovese sono stati presentati alla platea di una sala Cap davvero strapiena, Potere al popolo ha reso noti i nomi dei candidati liguri alle politiche di marzo, espressi da tutte le assemblee provinciali sul territorio.
Eccoli qui, divisi in base ai nuovi collegi elettorali disegnati dal Rosatellum.

Uninominali Camera:
01 Renato Donati (IM)
02 Danilo Maramotti (SV)
03 Antonella Marras (GE)
04 Gianna Licitra (GE)
05 Cicciarelli Ursula (GE)
06 Edmondo Bucchioni (SP)

Uninominali Senato:
01 Amelia Narciso (IM)
02 Giacomo Marchetti (GE)
03 Catia Castellani (SP)

Plurinominale Camera 01 – Ponente:
Mauro Servalli (IM)
Diana Cauteruccio (SV)
Andrea Amante (GE)
Ornella Ventullo (GE)

Plurinominale Camera 02 – Levante:
Fornelli Martina (SP)
Giuliano Brunetti (GE)
Cristina Campanile (GE)
Francesco Pellegrotti (SP)

Plurinominale Senato:
Checchino Antonini (GE)
Coppo Francesca (SV)
Baldisserri Valerio (SP)
Albanese Meri (IM)

Conosciamo i candidati: le nostre interviste
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L’ASSEMBLEA PROVINCIALE DI GENOVA
L’assemblea genovese parte con una frecciata ai media: “Cos’è Potere al popolo? – chiede alla platea Roberto Pardini, attivista – Ci definiscono i delusi del Brancaccio. Forse. Per me Potere al popolo è un’alleanza tra militanti sociali che fanno le lotte tutti i giorni. Ci stanno dentro rappresentanti di partiti che sono militanti sociali che fanno le lotte tutti i giorni”.

Poi invoca la partecipazione, non solo per il tempo della campagna elettorale: “Il nostro risultato non sarà il numero dei voti ottenuti. Sarà sapere che a Begato, a Prà, si è creato un gruppo di attivisti. Perché quello che stiamo costruendo non deve traguardare il 4 marzo ma andare oltre”.
Quindi passa al programma (QUI il manifesto completo) e ne scandisce i punti salienti lanciando un avvertimento: “Questo è un programma politico e non è la lista della spesa! Sarà la nostra guida per recuperare l’evasione fiscale, abolire la legge Fornero, istituire un sistema bancario pubblico”.

Rincara la dose Valerya Parkomenco, attivista, che interviene dopo di lui e riparte dalla partecipazione: “Se nessuno ci rappresenta, se nessuno sostiene le nostre battaglie, dobbiamo farlo noi. Siamo stanchi di aspettare qualcuno che venga a salvarci. Noi siamo i lavoratori e le lavoratrici che tengono in piedi questo Paese”.

Una grossa responsabilità.
Fare tesoro degli errori di chi ha governato fino ad oggi. Rilanciare sui contenuti anche quando sono scomodi, come la proposta di annullamento del regime del 41 bis. Tenere insieme forze politiche che fino a ieri si davano le dita negli occhi.
Come dicono loro, sarà una sfida.

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Politica dal basso, anche Genova accetta la sfida di Potere al Popolo

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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