Genova – Da sempre i migranti sono un terreno acido di scontro tra Destra e Sinistra dove si scambiano accuse di ruspismo e buonismo.
Molti sono gli esempi, anche recenti. Anche di parole più forti. Fino agli insulti.
Il caso palese è quello dell’Assessore del Comune di Genova Stefano Garassino che, durante un incontro pubblico sulla sicurezza a Palazzo Tursi, si è lasciato un po’ andare contro chi ha criticato la sua scelta di schedare i migranti: “Una volta finito il programma, e parlo dei richiedenti asilo, saranno la manodopera dell’illegalità. Chi dice il contrario o sono persone in malafede o sono dei coglioni” (QUI il video).
Immediata la replica dell’opposizione: “Mi chiedo in quale delle due categorie vengo inserita” risponde con tono pungente Cristina Lodi, capogruppo PD in Consiglio Comunale ed ex Consigliera delegata di Città Metropolitana per i richiedenti asilo, che poi puntualizza: “Io mi ritengo parte di una terza categoria, quella di chi conosce la legge. La legge nazionale non punisce l’accattonaggio, l’articolo 670 del Codice penale è stato eliminato. Esiste un articolo del Regolamento di Polizia Municipale che prevede sanzioni per l’accattonaggio molesto”.
È arrabbiata, Cristina Lodi, e commenta la vicenda lanciando un attacco diretto: “Far finta che esistano delle cose che non esistono è prendere in giro i cittadini” e dicendo che non si è ancora capito “cosa intenda fare l’amministrazione comunale rispetto a quei 220 poveri che sono stati disgiunti dai richiedenti asilo, che non sono in strutture di accoglienza ma che stanno chiedendo l’elemosina. Occuparsi di povertà ci pare che significhi anche occuparsi di quei cittadini”.
La richiesta è quella di giungere a un tavolo, “più volte richiesto dagli enti del terzo settore perché c’è bisogno di sinergie, di alleanze su ciò che va fatto anche a livello amministrativo”, continua Cristia Lodi prendendo atto del fatto che “questa sinergia non esiste ancora. La proposta del terzo settore è in stand-by mentre occorre sedersi attorno a un tavolo non soltanto con l’Assessore Garassino ma anche con l’Assessore Francesca Fassio (Assessore alle Politiche educative e dell’istruzione, alle Politiche socio-sanitarie e alla Casa, N.d.A.), per arrivare a un’integrazione e governare un percorso di cui l’amministrazione comunale è titolare insieme alla Prefettura”.
Alla luce di quanto è accaduto martedì scorso in Consiglio Comunale, con la maggioranza che ha lasciato l’aula per far saltare la votazione della mozione sull’antifascismo (vedi QUI), che si trovino delle corrispondenze sembra arduo: “La mozione è nuovamente all’ordine del giorno di martedì prossimo. Riteniamo che possa esistere un punto comune che però non snaturi la nostra mozione” risponde Cristina Lodi e precisa qual è il principio cardine su cui la minoranza è irremovibile: “Scrivere a chiare lettere che noi, Comune, siamo per l’antifascismo”.
Per finire, due considerazioni sulla politica nazionale e le possibili alleanze del Partito Democratico: “Un’alleanza con MdP può avere un senso se si troverà una convergenza su quei punti dove c’erano divergenze” precisa e sottolinea come sia necessario, prima di tutto, dare credibilità al programma, “altrimenti credo che queste alleanze non possano aiutarci davvero a raggiungere dei risultati”.
Categorica, invece, sulle esternazioni di Berlusconi che apre alla parte più a destra del PD renziano, risponde: “Berlusconi apre, chiude… Ognuno deve fare i suoi programmi, la sua corsa con le alleanze e le coalizioni che si creeranno ufficialmente e non penso possa esserci un’alleanza con Berlusconi“.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.