La canzone d’autore ricorda Emanuela Loi, una degli agenti di scorta del giudice Paolo Borsellino, morta nel 1992 in via D’Amelio.
Fu la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa in servizio, ricorda Fabrizio Nitti, autore del brano “Emanuela” insieme a Paolo Aniello: “Colpì molto che a morire nell’attentato ci fosse una donna poliziotto”, e aggiunge: “Questo brano nasce da un colpo al cuore. In quegli anni il nostro Paese attraversava un momento molto doloroso, un mese prima c’era stato l’attentato al giudice Giovanni Falcone, e questo è un modo per ricordare tutti gli eroi, a volte invisibili, che danno un contributo fondamentale alla lotta contro la mafia“.
“Una ragione per essere qui” è un album pieno di sensibilità dove il cantautore genovese torna ad esprimere tutto l’amore per la sua terra. Dopo l’esperienza sul palco dell’Ariston, nel 1997 con “Genova”, oggi canta la “Liguria”: “Questa canzone è un manifesto d’amore non solo dal punto di vista paesaggistico ma anche emotivo e viscerale nei confronti della gente che abita questa meravigliosa regione”.
Chiudiamo ricordando due speciali rivisitazioni contenute nella raccolta e cui l’autore tiene molto: “E penso a te” di Lucio Battisti con l’accompagnamento del suo chitarrista storico, Massimo Luca, e “Vedrai, vedrai”, un omaggio a Luigi Tenco.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.