La ristorazione scolastica del Comune di Genova scende in piazza

Genova – Sono circa 300 i lavoratori delle mense scolastiche del Comune di Genova che questa mattina, dopo un presidio davanti a Palazzo Tursi, si sono spostati in corteo sotto gli uffici del Provveditorato agli Studi.

Sfiancati dai frequenti ritardi nel pagamento degli stipendi, dal mancato rispetto del capitolato d’appalto e del CCNL applicato al turismo, manifestano la loro preoccupazione per il destino di tutti i posti di lavoro del settore, che potrebbero essere compromessi anche dalla possibilità per gli studenti di portarsi il pasto da casa.

“La situazione è drammatica” conferma Viviana Correddu di FILCAMS-CGIL, che esprime forte preoccupazione: ” Come abbiamo ribadito questa mattina al Sindaco Bucci, noi non protestiamo contro il Comune ma lo esortiamo ad agire subito. Abbiamo vertenze aperte che vanno ad inficiare il lavoro di queste ragazze e questi ragazzi e il Comune non può rispondere che non c’entra niente. Infatti, è la committenza che può dare un spinta forte per far rispettare il capitolato d’appalto“.

“La mensa scolastica è democrazia” urlano i lavoratori sotto al Provveditorato: “Vogliamo ricordare al Provveditorato e allo Stato – continua Viviana Correddu – che ci sono responsabilità che vanno assunte per garantire un servizio di ristorazione scolastica che sia collettivo, che promuova l’uguaglianza e l’educazione alimentare. Perché la condivisione del pasto è un momento fondamentale per la crescita del bambino”.

Grandi assenti FISACAT-CISL e UILTUCS che, con una nota stampa di ieri, annunciano il ritiro dalla protesta di piazza perché ritengono “più proficuo convocare e sedersi a un tavolo al fine di raggiungere un accordo risolutivo”.
Non si sbilancia su questo passo indietro Viviana Correddu che commenta: “Non siamo noi a fare polemiche contro CISL e UIL. Io direi che in queste settimane hanno fatto tutto da soli”.

Simona Tarzia
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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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