Genova – Approvata all’unanimità, questo pomeriggio in Consiglio comunale, la mozione sullo spostamento del petrolchimico che impegna il Sindaco e la Giunta a confrontarsi con i cittadini del fantomatico quartiere, ancora sconosciuto, che verrà coinvolto da questa pesante servitù, e a condividere ogni decisione con le varie realtà territoriali.
Soddisfatto Maurizio Amorfini, consigliere della Lega e primo firmatario, che commenta: “La maggiore preoccupazione dei cittadini, oggi, è che tutto venga deciso nelle famose stanze segrete. Per questo abbiamo chiesto l’impegno a un dialogo trasparente tra cittadinanza e istituzioni” e poi, nel caso di concretizzasse l’ipotesi Cornigliano, precisa: “Se sarà il caso io scenderò al fianco dei cittadini”.
Respinti, invece, tutti gli emendamenti del Movimento Cinque Stelle sulla normativa Seveso e sull’Accordo di Programma del 2005 a tutela delle aree ex-ILVA da nuovi impianti industriali ad elevato impatto ambientale. Così il portavoce Fabio Ceraudo: “La mozione è all’acqua di rose e non dà nessuna indicazione. Anche il Sindaco ha risposto allo stesso modo, non dando alcuna certezza”.
Di avviso diverso il Sindaco Bucci che ha confermato che sulle aree ex-ILVA l’opzione resta perché “non sono d’accordo con chi dice che non si possono mettere lì”, e poi ha aggiunto: “Si tratta di una decisione difficile ma la cittadinanza sarà ascoltata anche se, ovunque si sposteranno, una parte non sarà contenta. Certamente qualsiasi decisione dovrà avere ricadute zero sulla salute e una quota di compensazione“.
Categorico sull’Accordo di programma Ceraudo che ribadisce: ” Non so da che punto di vista vorrebbero aggirare l’Accordo del 2005 che è equiparato a una legge dello Stato”.
Intanto, tra mille incertezze, oggi il Sindaco ha annunciato che la scelta del sito arriverà certamente entro fine anno.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.
Gent.mo Sindaco Bucci, si scordi di trasferire il petrolchimico nelle aree ex Ilva,noi del Medio Ponente faremo sentire civilmente la nostra voce. Le ricordo che in quell’area é già previsto il fangodotto che,trasporterà i “reflui” dei signori della foce,signori che sino ad oggi sono stati esentati da qualsiasi infrastruttura, anzi hanno avuto il coraggio di protestare per i cumuli dello smarino prodotto dagli scavi della messa in sicurezza del Fereggiano. Altra questione, sempre nelle aree ex Ilva verrà collocato il terminale dello slurrydotto,lungo sei chilometri e mezzo e largo tre metri e mezzo, poggerà su 540 piloni e correrà proprio dentro l’alveo del torrente Polcevera, il quale trasporterà smarino (a detta degli esperti potrebbe contenere anche amianto) prodotto dagli scavi della gronda di ponente.In alternativa Le propongo di trasferire il luna park e di spostare il petrolchimico alla foce. Câo Scìndico, cómme se dîxe a Zêna, noiâtri emmo za dæto. Alegri!