Genova – Affidamento senza gara.
Progetto vecchio di 30 anni e mai modificato perché ogni modifica comporterebbe una gara.
35 arresti per corruzione e il commissariamento del consorzio appaltatore, il COCIV.
27 anni di lavori per un’opera realizzata solo al 21%.
6 miliardi di Euro per risparmiare 15 minuti e fermarsi a Tortona.
Sono alcune delle caratteristiche di quell’alta velocità che dovrebbe aprire a Genova le porte dell’Europa. Un’opera che lo stesso Mauro Moretti, dal 2006 al 2014 Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., aveva definito inutile.
Un’opera che torna a far parlare di sé dopo la proposta del M5S di fermare i lavori.
E in risposta a Luigi Di Maio, il Comune di Genova approva oggi, in Sala Rossa, la mozione sul completamento del Terzo Valico, primo firmatario Francesco Maresca (Vince Genova), che impegna la Giunta a promuovere l’opera a tutti i livelli istituzionali e a diffondere campagne informative per i cittadini.
Per darvi una visione lontana il più possibile dai giochi della politica, abbiamo intervistato Paolo Putti che, prima ancora di essere consigliere comunale, è attivista NoTAV e NoGronda.
Ecco come hanno votato i consiglieri comunali
La mozione n.2018/17 sul completamento dell’infrastruttura ferroviaria Terzo Valico passa con 34 voti favorevoli su 40 presenti.
Contrario tutto il gruppo consiliare M5S (Luca Pirondini, Stefano Girodano, Fabio Ceraudo, Maria Tini, Giuseppe Immordino) e Paolo Putti di Chiamami Genova.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.