Dischetti plastica nel Tirreno: tutta colpa di un depuratore

La massiccia presenza di dischetti di plastica che ha invaso il litorale campano e  quello laziale tra Fiumicino e Anzio è stata causata da un cedimento strutturale di una vasca dell’impianto di depurazione collocato in prossimità della foce del Sele.

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha telefonato all’Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino per congratularsi per la rapidità con cui i suoi uomini sono riusciti a risolvere il mistero dell’inquinamento da dischetti di materiale plastico rinvenuti sin dalla scorsa settimana sulle coste del Mar Tirreno Centrale e sul litorale campano e laziale tra Fiumicino ed Anzio.
“Quanto accaduto è intollerabile – ha dichiarato il ministro Galletti – Lo abbiamo affermato con grande forza sin dall’inizio del nostro mandato: chi inquina non può e non deve rimanere impunito. Danneggia il nostro mare, gli ecosistemi e la salute dei cittadini ovvero il capitale più importante che abbiamo”. 
Il ministro dell’Ambiente, che a poche ore dai primi ritrovamenti di dischetti in mare aveva dato incarico al Reparto Ambiente Marino (Ram) di coordinare le indagini, ha anche espresso tutta la sua soddisfazione per la professionalità dimostrata dall’Ammiraglio Pettorino nel dirigere le indagini dei tre reparti coinvolti: il Nucleo Speciale d’Intervento (Nsi), il Terzo Comando del Reparto Generale  e appunto il Reparto Ambiente Marino, delle Guardia Costiera.

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