Dichiarazione di Geert Cappelaere, Direttore Regionale UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa.
“La guerra contro i bambini in Siria continua senza sosta e senza pietà. Ad Idlib, 1 milione di bambini vive tra attacchi e escalation di violenze. L’UNICEF chiede a tutti coloro coinvolti nei combattimenti ad Idlib di risparmiare a questi bambini il destino e gli orrori vissuti dai bambini nel Ghouta Orientale, Afrin e altre parti della Siria.
Abbiamo ricevuto notizie di un attacco, all’inizio della settimana, su un rifugio sotterrano dove vivevano bambini. Anche i rifugi non sono più sicuri in questo paese dilaniato dalla guerra. Dure violenze – a soli 300 metri da una scuola supportata dall’UNICEF a Idlib – hanno costretto i bambini a cercare rifugio nelle vicinanze, mentre seguivano le lezioni. L’edificio è stato colpito. Ci sono notizie di 17 bambini uccisi.
Tutti coloro che sono coinvolti nei combattimenti in Siria e tutti coloro che possono avere un’influenza, dal primo giorno del conflitto, hanno completamente ignorato tutte le leggi e tutte le norme sulla protezione dei bambini.
Scuole, ospedali, istituti per l’infanzia, parco giochi e parchi sono stati attaccati negli ultimi 7 anni in Siria. Dal 2011, 309 strutture scolastiche sono state attaccate. Alcuni insegnati e personale scolastico sono stati attaccati mentre proseguivano il proprio lavoro per i bambini che andavano a scuola con i loro amici.
Gli attacchi sui bambini e sulle infrastrutture civili sono una violazione del diritto bellico di base. La protezione dei bambini in ogni circostanza non è negoziabile. La guerra sui bambini, la guerra sull’umanità, non deve diventare una nuova abitudine.
I bambini oggi o in futuro ci riterranno tutti responsabili se non fermiamo questa guerra su di loro.”
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