Associazione Progetto Genova e Comitato Porto Aperto presentano un esposto contro ignoti per reato ambientale

Genova – In data 26 Marzo 2018 presso la Procura della Repubblica di Genova, l’Associazione Progetto Genova tramite il suo Presidente Marika Cassimatis e il Comitato Porto Aperto tramite il suo Presidente Fulvio Silingardi, e l’Associazione Verdi Ambiente e Società (VAS), hanno  presentato un esposto per ipotesi di reato ambientale contro ignoti. L’area interessata da ipotesi di reato si trova delimitata nel settore di levante dell’area portuale genovese, dove trovano collocazione l’industria cantieristica dedicata alle riparazioni e alla trasformazione delle navi e dove si trovano alcuni vecchi bacini di carenaggio, tra Calata Boccardo e la Darsena fieristica.

Nella nota stampa diffusa questa mattina le associazioni precisano come la stretta contiguità tra la zona sopra indicata, dove vengono effettuate lavorazioni industriali, e i quartieri residenziali del centro urbano di Genova, destino preoccupazione anche a seguito di analisi di inquinanti rilevate in undici postazioni dislocate in diverse zone della città che hanno registrato la presenza di metalli pesanti (tra questi cromo pari a 126 volte la norma, mercurio pari oltre 186 volte la norma,  piombo e ferro; tra gli inquinanti aeriformi gli Ossidi di azoto). In base a tali risultati il centro storico di Genova risulterebbe a tutti gli effetti equiparato ad un sobborgo industriale.  La legge n° 68 dl 22 maggio 2015, che ha recepito la Direttiva UE 99 del 19 novembre 2008, definisce gli standard minimi comunitari di tutela penale dell’ambiente e ha introdotto una serie di nuove tipologie di fattispecie penali. Su questa base le attenzioni per la salute umana e per l’equilibrio dell’ecosistema devono essere incrementate  e l’area di lavorazione e dell’insediamento urbano sopra indicati presentano, alla luce della normativa vigente, le caratteristiche  di area a rischio ambientale.
Il Ministero dell’Ambiente, su richiesta formale del Comitato Porto Aperto, ha già formalmente richiesto all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, di verifichare, tramite l’ARPAL Liguria, le analisi condotte dal Comitato nell’ area portuale sopra indicata. Con l’esposto – conclude la nota – l’Associazione Progetto Genova, il Comitato Porto Aperto e VAS vogliono segnalare la situazione alla Procura della Repubblica affichè si verifichino, in base ai fatti esposti, comportamenti penalmente rilevanti al fine di tutelare la salute e il benessere della popolazione residente.

Pubblichiamo la planimetria dei punti di monitoraggio e la tabella degli inquinanti analizzati come presentate nell’esposto:

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