Genova – L’appuntamento è vicino al mare, nel porticciolo turistico della Fiera.
Gli uomini di mare sono persone strane, fanno parte di una tribù che si intende con uno sguardo, che racconta grandi frottole su straordinarie catture, di imprese epiche e dolorose, o che passa il miglior tempo della vita tra elementi fluidi e bizzarri come l’acqua e il vento.
Il mare, lo puoi raccontare e vivere in mille modi, da turisti della domenica, da nuotatori incalliti o da apneisti o bombolari, da contemplativi, con gioia, paura o malinconia. Lo si può anche solo leggere e immaginare con i grandi della letteratura come Stevenson o Conrad.
Il mare è un viaggio, quasi mai verso qualcosa o qualcuno ma spesso dentro sé stessi.
Gabriele è un atleta con grandi doti che ci spiega cose difficili come se fossero semplici e banali. Lui trattiene il fiato una sessantina di metri a scendere e altrettanti a salire. Nello stesso tempo cattura un pesce.
Ne parla con semplicità. Ha un sorriso aperto. Uno straordinario uomo normale.
L’appuntamento per battere sé stesso è a settembre.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.