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Genova – Continua a oltranza il presidio dei lavoratori Coopservice davanti all’Istituto Giannina Gaslini, dopo il nulla di fatto nell’incontro di mercoledì in Prefettura.
“L’azienda ha confermato gli esuberi – precisa Nicola Poli, Filcasms CGIL – nonostante le rassicurazioni dell’ente che ci ha fatto pervenire segnali di parziali passi indietro sui tagli”.
Si parla di un taglio di 800mila Euro al capitolato degli operatori delle pulizie che operano all’interno dell’ospedale pediatrico e dell’immediata apertura della procedura di licenziamento collettivo per 20 full time, a partire dal 1 aprile.
“È inaccettabile – continua Poli – perché si tratta di persone che sanificano un ospedale dove ci sono bambini anche con problemi gravissimi” e poi aggiunge: “Visto com’è andato l’incontro in Prefettura, lo sciopero ormai è inevitabile“.
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“C’è anche un grosso problema di sicurezza – aggiunge Antonella Cozzolino di Uil Trasporti – perché si pretende, sia da parte della Coopservice che dell’ospedale, che i lavoratori svolgano le stesse mansioni ma in meno ore. Questo vuol dire correre, vuol dire non pulire” e poi tiene a precisare: “Qui non parliamo di uffici postali o banche, parliamo di un lavoro delicato”.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.