Stop all’abbandono dei rifiuti ingombranti. Il Comune di Genova dichiara guerra agli zozzoni

Genova – Materassi, copertoni, tavolini e calcinacci hanno le ore contate. Per contrastare il fenomeno delle discariche abusive, infatti, parte l’ultima strategia del Comune di Genova: i nuovi sistemi di videosorveglianza.

“Una stretta collaborazione tra assessorati e AMIU”, precisa Stefano Garassino, Assessore alla Sicurezza, che aggiunge: “Ottimo momento di sinergia in questa tappa fondamentale per combattere il degrado a Genova. Mi impegno a portare al tavolo davanti all’ANCI la necessità di incrementare le sanzioni perché il massimo della pena, ad oggi, è di 1.200 Euro per l’abbandono di rifiuti pericolosi”.

Le altre tipologie di sanzioni sono davvero risibili: 50 Euro se l’abbandono avviene in prossimità dei cassonetti perché è ravvisabile l’errato conferimento. 600 Euro per l’abbandono di rifiuti non pericolosi in aree defilate. Se sono le imprese a commettere l’illecito, scatta la denuncia penale.

Le indagini della Polizia locale hanno fruttato 12 accertamenti nel 2018, 21 dal luglio scorso, mentre AMIU ha contestato 3 denunce penali (2 con ausilio telecamere), e 32 sanzioni (3 con l’ausilio delle telecamere).
Questi risultati hanno persuaso l’amministrazione a investire ulteriormente posizionando 35 delle 312 telecamere in aree specifiche, vicino ai cassonetti.
Non solo, l’amministrazione sta studiando in house un prototipo di telecamera miniaturizzata da utilizzare a scopo di indagine, su area pubblica, e che sia di sostegno alle telecamere di contesto.

Puntualizza Matteo Campora, Assessore all’Ambiente: “Lavoriamo in team da diversi mesi., in particolare su due esperienze in itinere: Corso Perrone e San Benigno dove le difficoltà per l’abbandono degli ingombranti sono pesanti. È una lotta difficile che vede impegnata la polizia amministrativa e non dobbiamo dimenticare che gli interventi di bonifica ricadono sulla comunità e ammontano a decine di migliaia di euro.
L’obiettivo è favorire una maggiore educazione rispetto all’ambiente e poi l’aumento delle sanzioni”.

Ma non ci sono solo Corso Perrone e San Benigno: i tecnici hanno individuato ben 260 postazioni di raccolta che sono oggetto di abbandoni abituali, oltre a 58 siti defilati elevati a discariche abusive.

Sui comportamenti scorretti Tiziana Merlino, Direttore generale AMIU, sottolinea: “La nostra mission non è sanzionare ma prevenire questi fenomeni. Infatti, con la minima spesa AMIU fa un servizio di ritiro al piano e, inoltre, in alcune zone il servizio a piano terra è gratuito. Poi ci sono le isole ecologiche”.
Insomma, un’operazione contro il degrado e l’inciviltà che parte anche dall’educazione del cittadino.

Simona Tarzia

I VIDEO DI ALCUNI ABBANDONI RILEVATI DALLA MUNICIPALE NEI MUNICIPI CENTRO OVEST E MEDIO PONENTE

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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