Genova – Dopo il ritardato pagamento degli stipendi di marzo ai dipendenti AMIU non correntisti Carige, l’R.S.U. della partecipata genovese invia una lettera all’Amministratore Delegato, Paolo Fiorentino, e al presidente del Consiglio di Amministrazione, Giuseppe Tesauro, chiedendo alla banca chiarimenti su eventuali responsabilità, “sia per una questione di trasparenza dovuta ai lavoratori sia al fine di evitare il ripetersi di tali disguidi”, e precisando che “l’azienda (con comunicato n. 583/18 del 3 aprile) ha risposto garantendo di essersi mossa per tempo e aver comunicato a Carige la situazione, affermando che già in data 26 marzo aveva chiesto gli accrediti e scaricando le responsabilità su non meglio precisate problematiche del sistema bancario”.
Una presa di posizione, questa dello scaricabarile, che fa infuriare i sindacati: “Non siamo disposti a sentire giustificazioni fantasiose con rimbalzi di responsabilità tra Amiu e l’istituto bancario, ma vogliamo capire chi ha sbagliato e soprattutto avere la certezza che non accada mai più”.
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