Genova – A poche ore dall’arresto di Javier Napoleon Pareja Gamboa, marito di Jenny Angela Coelo Reyes e sospettato del suo omicidio, abbiamo intervistato Giuseppe Maria Gallo, avvocato della famiglia, e la mamma e il fratello della vittima che confermano la natura brutale dell’uomo il quale, già nel 2004, aveva colpito con una coltellata la suocera, intervenuta per difendere la figlia nel corso dell’ennesima lite violenta tra i due.
Una morte annunciata, dicono i familiari che, proprio il giorno precedente all’arrivo dell’uomo, avevano cercato di dissuadere la vittima dal riappacificarsi con lui.
Nelle parole del fratello tutto lo sconforto dell’aver presagito come sarebbe finita questa ennesima storia di amore deviato: “Non farlo tornare, perché se tu lo fai venire quello ti ammazza”, e ancora: “Non andare a prenderlo (all’aeroporto) perché se lo vai a prendere poi succede qualcosa. Invece lei diceva no, tranquilli, ha detto che è cambiato. Il giorno dopo l’ha uccisa”.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.