Facciamo il punto sullo sversamento Iplom con il Comitato Spontaneo Cittadini Borzoli e Fegino e con il giurista ambientale Marco Grondacci
Genova – “Sono trascorsi due anni, era il 17 aprile 2016, dal disastro provocato dallo sversamento di oltre 680 mila litri di greggio provocato dalla rottura di una tubatura dell’oleodotto di proprietà della IPLOM S.p.A., posizionata all’interno dell’alveo dei torrenti Pianego e Fegino, investiti da un’onda nera che ha travolto anche le nostre vite e ci ha catapultato in grovigli burocratici e legali.
Abbiamo pensato di fare il punto della situazione.
Il filo conduttore potrebbe essere quello della mancata trasparenza, pochissima condivisione e coinvolgimento della popolazione, come se il fatto di dover subire certe servitù fosse una cosa scontata.
Sulla BONIFICA solo grazie ad una interrogazione a risposta immediata fatta in consiglio comunale, a seguito di un articolo uscito su un giornale locale , siamo venuti a conoscenza del fatto che IPLOM starebbe NUOVAMENTE, cercando di utilizzare un articolo diverso da quello seguito fino ad ora, per le procedure che dovrebbero portare alla valutazione di una bonifica, cosa che porterebbe ad una mera transazione tra IPLOM e il Ministero dell’Ambiente, lasciando, in parte, fuori la voce degli enti locali e dei cittadini. Quindi della BONIFICA non si sa NULLA!!
Sui PIANI DI EMERGENZA ESTERNI che erano in revisione da parte della Prefettura non se ne sa NULLA!!
Unica informazione informale che ci è arrivata è quella che a settembre, finalmente, partiranno una serie di incontri con la scuola e la protezione civile che porteranno a poter effettuare almeno a scuola delle esercitazioni. Per chi vive a 30 metri dal deposito NULLA!!
Tutte le nostre richieste perché venissero installate CENTRALINE, ANALISI DELLO STATO DI SALUTE DELLE PERSONE, PRESCRIZIONI, obbligatorie per le EMISSIONI ODORIGENE, LE PUZZE, che avvertiamo spesso, anche utilizzando nuove tecnologie, NULLA!!
SPOSTAMENTO DELLE TUBATURE attualmente in alveo del rio Fegino e Pianego in altra zona, per permettere anche che venga continuata quella che definiscono “messa in sicurezza idraulica” del rio Fegino , NULLA!!
Sono riusciti a non venire neppure a fare promesse elettorali. Anche lì, il NULLA!!
I NON cittadini di questo NON LUOGOche ancora resistono, con fatica, cercando di squarciare quel velo nero che tenta di coprire, come fuliggine spessa, quello che i nostri occhi vorrebbero poter continuare a guardare come un luogo semplice, ma vivibile, rivendicano ancora una volta il loro diritto di poter vivere nel proprio quartiere in salute e sicurezza, quella che intendiamo noi.
Comitato Spontaneo Cittadini Borzoli e Fegino, 17 APRILE 2018″
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