Genova – Con 16 voti a favore (maggioranza di Centro Destra) e 13 contrari (minoranza), nella seduta di ieri il Consiglio Regionale ha approvato il disegno di legge 192 di proroga dell’applicazione della legge regionale 17/2012 sul gioco d’azzardo.
Il provvedimento, in sintesi, proroga per la seconda volta il termine stabilito dall’articolo 2, comma 1, della legge regionale numero 17 del 30 aprile 2012, fino alla data di entrata in vigore del testo unico regionale in materia di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico.
Un disegno di legge per l’approvazione del testo unico è già stato presentato e il Presidente Giovanni Toti, infatti, si è detto “pronto a continuare un iter legislativo che auspico si concluda prima dell’estate”.
Critico il coordinamento “Mettiamoci in Gioco” che non condivide questo comportamento della Regione “teso a mediare tra gli interessi del mondo commerciale dell’azzardo e quelli di chi ne subisce le conseguenze economiche, socio-sanitarie e legali”.
Del resto, è lo stesso Presidente Toti che in aula ha ribadito come “si debba tener conto delle esigenze legittime di tutti. Il problema è complesso e non può vedere una ragione legittima soccombere a un’altra ragione legittima”.
“La legge n.17/2012 ha concesso ai commercianti 5 anni per adeguare la propria attività alle nuove prescrizioni”, ribatte il coordinamento che precisa: “Questo ci sembra già un valido punto di mediazione”.
Insomma, fa discutere il condono concesso dalla Regione Liguria al gioco d’azzardo e, tra le accuse lanciate in aula alla maggioranza di voler tutelare gli interessi delle lobbies e di farsi fotografare con i proprietari delle sale da gioco, per capirne di più abbiamo intervistato Clizia Nicolella del Coordinamento “Mettiamoci in gioco” Liguria.
Si è parlato dei 4.400 mini casinò previsti sul territorio nazionale, che dipenderanno direttamente dal Monopolio di Stato e quindi senza possibilità di sottometterli a un controllo da parte degli Enti Locali.
Delle distanze minime dai punti sensibili previste dal nuovo testo di legge regionale che non si applicherebbero agli esercizi commerciali preesistenti.
E ancora: del fatto che non è previsto un termine di scadenza delle concessioni, neppure in caso di cessione d’azienda, e di come la legalizzazione del gioco d’azzardo non abbia in nessuna maniera contenuto il gioco illegale ma, anzi, abbia favorito le infiltrazioni della malavita e il riciclaggio del denaro sporco attraverso il gioco legale.
Simona Tarzia
Al Coordinamento “Mettiamoci in Gioco” Liguria aderiscono: Acli, Adoc, Agesci, Anci, Auser, Ceis, Cgil, Cisl, CSI, FeDerSerD, Caritas/Fondazione Auxilium, Fondazione Antiusura, Libera, Uil, Uil Pensionati, Uisp, Villaggio del Ragazzo, Comunità di San benedetto al Porto, Comune di Genova, ASL 1-2-3-4-5, Regione Liguria, San Marcellino.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.