Genova – Se ci chiediamo quale potrebbe essere la funzione dei social network, oggi abbiamo avuto una risposta. Siamo al Lagaccio, sul ponte Don Acciai, proprio perché il gruppo Facebook di San Teodoro ci ha segnalato una criticità sul cavalcavia.
E non è nuovo il problema del ponte Don Acciai: è almeno dal 2013 che i residenti segnalano una flessione che pare sia aumentata nel dicembre dello scorso anno. La popolazione è stata rassicurata anche da un sopralluogo dei Vigili del Fuoco e poi, sul manto stradale, in corrispondenza di alcune crepe che potevano essere pericolose per i motociclisti, sono state fatte le cosiddette “pezze”, ma l’apprensione per chi l’attraversa ogni giorno è ancora alta.
E infatti si tratta di un ponte molto trafficato, non serve soltanto il Lagaccio ma anche i quartieri di Granarolo, San Teodoro, e Oregina. Qui intorno ci sono supermercati, palestre, giochi gonfiabili e persino un campo da calcio.
st
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.