Secondo il nuovo rapporto dell’UNICEF, Coverage at A crossroads, oltre 140 milioni di bambini sono maggiormente a rischio di contrarre malattie, perdere l’udito, diventare ciechi e persino morire se non verranno adottate misure urgenti per fornire loro integratori salvavita di vitamina A.
Due dosi di vitamina A ogni anno possono salvare migliaia di bambini, ma, come rileva il rapporto, la copertura di questo intervento a basso costo è scesa in modo allarmante nel 2016.
La vitamina A rafforza il sistema immunitario e protegge i bambini da malattie potenzialmente letali come il morbillo e la diarrea. Ma in 26 paesi con i più alti tassi di mortalità infantile – dove i programmi di integrazione della vitamina A sono più necessari – 61 milioni di bambini non hanno avuto gli integratori di vitamina A nel 2016, il triplo rispetto al 2015.
“Il futuro di questo intervento a basso costo e ad alto impatto è in bilico, e con esso la sopravvivenza, la salute e lo sviluppo dei bambini più vulnerabili”, ha dichiarato Victor Aguayo, responsabile del programma globale di nutrizione dell’UNICEF. “Questo grave declino rappresenta una situazione senza precedenti e un motivo di allarme, in quanto rischia di compromettere decenni di progressi”.
La regione più colpita è l’Africa occidentale e centrale, dove la copertura è scesa dal 78-90% tra il 2009 e il 2015, al 79% nel 2015 e al 54% nel 2016. In questa regione, i supplementi di vitamina A sono tradizionalmente somministrati durante le campagne di vaccinazione contro la polio. Con la maggior parte dei Paesi ormai liberi dalla polio, il programma di eradicazione della polio sta iniziando a diminuire in termini di infrastrutture e finanziamenti, il che potrebbe portare ad un ulteriore calo della copertura di integratori di vitamina A.
Altre regioni, come l’Africa orientale e meridionale e l’Asia meridionale, non hanno registrato un calo altrettanto significativo della copertura tra il 2015 e il 2016. Tuttavia, molti paesi di queste regioni devono ancora affrontare la sfida di raggiungere costantemente una alta copertura nel tempo.
La diminuzione e la discontinuità nella copertura di integratori di vitamina A è un duro colpo per gli sforzi volti a ridurre la mortalità infantile. Inoltre, i paesi più colpiti sono già alle prese con sistemi sanitari fragili per fornire servizi salvavita, per vaccinare i bambini, promuovere una nutrizione adeguata e prevenire la malaria.
Nel rapporto, l’UNICEF raccomanda di migliorare la copertura:
- chiedendo un maggiore impegno da parte dei governi nazionali e dei loro partner per lo sviluppo per raggiungere ogni bambino con una dose di vitamina A, due volte all’anno.
- Costruendo sistemi più forti in modo che i servizi sanitari, compresi gli integratori di vitamina A, siano forniti regolarmente ed equamente.
- Raccogliendo e condividendo conoscenze sui modi per somministrare integratori di vitamina A, attraverso vaccinazioni di routine e altri servizi di routine per i bambini.
- Monitorando ogni bambino, attraverso un migliore uso delle tessere e dei libretti sanitari per sapere quali bambini ricevono due integratori di vitamina A all’anno per una protezione completa.
Il rapporto chiede anche una alimentazione integrata per i bambini e di aumentare il sostegno all’allattamento al seno nei primi due anni. Allo stesso tempo, il rapporto rileva che fino a quando i bambini non avranno accesso ad una dieta nutriente e sicura che li protegga dalla carenza di vitamina A, i programmi di integrazione della vitamina A rimarranno essenziali in molti paesi.
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