Genova – Dopo diversi sopralluoghi, anche in presenza dei servizi sociali che hanno accertato l’assenza di minori tra gli occupanti, è stata sgomberata questa mattina la baraccopoli di via dell’Acciaio, lungo la strada che che raggiunge il Polo Tecnologico di Erzelli.
Un insediamento abusivo occupato ormai da alcuni anni e costituito da una quindicina di baracche, ben strutturate ma particolarmente degradate sia dal punto di vista sanitario, per la cattiva conservazione di materassi, coperte, sedie, sia dal punto di vista della sicurezza a causa dell’uso di fonti di calore libere e in presenza di materiali particolarmente infiammabili come ad esempio i teloni di plastica usati come coperture.
La bonifica dell’area, anche a causa del continuo abbandono dei rifiuti nel rio adiacente e dei conseguenti problemi igienici e di rischio idrogeologico, costerà alle casse del Comune 60.000 Euro e impegnerà i mezzi e gli operatori di AMIU per almeno due settimane.
Una volta terminato il risanamento, la zona verrà assegnata tramite concessione, dal Municipio VI Medio Ponente, a una Cooperativa del Terzo Settore che ne farà orti urbani.
Gli occupanti, circa cinquanta persone, si sono dati alla macchia.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.