Genova – “Questa è un’opera irreversibile per la sua utilità, totalmente finanziata e appaltata già all’80%“.
Lo ha detto questa mattina a Fegino, nel corso del sopralluogo al cantiere genovese del Terzo Valico ferroviario, il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che ha puntualizzato: “Stiamo lavorando su tutti i cantieri previsti dal traforo ferroviario che sarà il più lungo del nostro Paese (27 chilometri) e quindi direi che, mese più mese meno, nel 2022 quest’opera vedrà la conclusione di un grande lavoro che stiamo facendo in Liguria, per renderla più competitiva dal punto di vista infrastrutturale, insieme al progetto della grande diga del porto di Genova, al secondo anello ferroviario e alla Gronda”.
Sulla base dei dati forniti da COCIV, da ottobre 2017 ad oggi si registra l’avanzamento del traforo di oltre 1.800 metri. Rispetto al 30% di avanzamento dell’intera opera, la percentuale riferita al cantiere ligure di Fegino ammonta al 38%.
Il totale di bandi assegnati fino ad oggi è pari a 1,4 miliardi di euro con 2450 maestranze impiegate che a regime supereranno le 3000 unità.
Da ottobre 2017 ad oggi, sono 5 i bandi assegnati e operativi in Val Lemme, Castagnola, Cravasco, Radimero, Serravalle e due bandi in corso di aggiudicazione a Voltri-Polcevera e Pozzolo-Tortona.
“La fase di sperimentazione e collaudo, cioè i test e le corse prova per ottenere la certificazione di sicurezza che viene rilasciata per la messa in servizio da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, richiede da 4 a 6 mesi” ha precisato Aldo Isi, Direttore investimenti RFI, che poi ha aggiunto: “L’obiettivo è avere funzionante il corridoio Milano-Genova per il 2022. Tra poche settimane sarà pubblicato il bando di gara per l’apparato centrale computerizzato di Tortona (con previsione di attivazione entro il 2021) che permetterà una migliore interconnessione tra la linea attuale e il Terzo valico. Entro fine anno, invece, sarà terminata la progettazione definitiva del quadruplicamento dei binari tra Pavia e Milano Rogoredo“.
Per quelli che sono i dubbi di compatibilità ambientale, “sono state individuate nuove soluzioni per tutelare rispetto all’amianto” assicura Claudio Coffano, Presidente Osservatorio Ambientale Terzo Valico, che si dice soddisfatto delle novità introdotte da quando la sede dell’Osservatorio, nel 2017, è passata da Roma a Alessandria (vedi QUI chi fa parte dell’Osservatorio).
Coffano continua osservando che“rispetto all’amianto, un tema che è sempre stato molto dibattuto era come determinarlo. Da settembre 2017 abbiamo la doppia determinazione. Questo significa che si fa anche l’amianto totale che è un elemento importante per la corretta gestione delle terre da scavo. Inoltre, è stato approvato in questi giorni dal Ministero il nuovo protocollo amianto e dunque tutti i nuovi appaltatori non potranno che utilizzare questa nuove regole”.
Quanto al contratto di governo Lega-M5S, è il deputato leghista Edoardo Rixi che, rispondendo alla stampa, getta benzina sul fuoco della polemica di questi giorni: “Non spetta a me giudicare, ma quello che dico è che noi ci siamo sempre espressi in una certa maniera e abbiamo trovato condivisione su questo visto che abbiamo fatto un contratto di governo dove il Terzo Valico non è messo in discussione“.
Gli interventi di Giovanni Toti, Marco Rettighieri, Aldo Isi , Edoardo Rixi e Claudio Coffano
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.