Conosciuta anche come “zafferano delle Indie” per via della colorazione giallo intensa, la curcuma è da anni oggetto di ricerche scientifiche. Da tempo sono note le sue proprietà: antiossidanti, antidolorifiche e antinfiammatorie ed è proprio su quest’ultima caratteristica che gli studi condotti da Giovanna Bianchi, Chiara Traverso, Adriana Amaro, Francesca Piaggio, Laura Emionite, Tiziana Bachetti, Lizzia Raffaghello ed Ulrich Pfeffer, team di ricercatori del Policlinico San Martino e dell’Istituto Gaslini di Genova e Silvia Ravera dell’Università di Genova, si sono concentrati. Il risultato della loro ricerca ha confermato che la curcuma può essere considerato un alleato nella prevenzione del cancro in quanto la curcumina, il principio attivo presente nella spezia, ha grandi doti antitumorali (QUI il link al paper: “Curcumin Induces a Fatal Energetic Impairment in Tumor Cells in Vitro and in Vivo by Inhibiting ATP-synthase Activity”).
«Ho cominciato più di dieci anni fa a studiare le proprietà antinfiammatorie di questa spezia – racconta Uli Pfeffer, biologo molecolare del policlinico San Martino -, la mia ultima ricerca l’ho eseguito in collaborazione con l’istituto Gaslini di Genova e con l’università di Genova. Della curcuma sono note le proprietà antinfiammatorie perché inibisce un fattore di trascrizione che gestisce tutto il programma infiammatorio. L’infiammazione ha un ruolo molto importante nello sviluppo e nella progressione dei tumori e questo spiega buona parte della sua attività di prevenzione. Noi adesso abbiamo scoperto questa attività: la curcuma inibisce direttamente l’ATP-sintasi, l’enzima centrale del metabolisma cellulare senza il quale la cellula muore. Agisce esclusivamente nelle cellule tumorali provocando, attraverso l’inibizione di questo enzima, una produzione di radicali liberi che spingono la cellula al suicidio. Questa è la sua importante attività antitumorale».
È noto che l’alimentazione gioca un ruolo molto importante nella battaglia contro il cancro, soprattutto nella prevenzione, ma come andrebbe assunta la curcuma? «Assumerla solo attraverso la dieta è insufficiente per ottenere gli effetti desiderati – spiega Pfeffer – esistono formulazioni derivate, nutraceutici come integratori ma mio avviso, se si vuole fare prevenzione e ottenere anche un blando effetto antinfiammatorio, consiglio di acquistarla nei negozi che vendono spezie e di scioglierne due cucchiaini al giorno in un poco di acqua, è il metodo più semplice ed efficace».
Giulia Danieli
Svolgo attività di collaborazione giornalistica per RSI, la Radiotelevisione Svizzera Italiana, e ho partecipato alla redazione e alla produzione dei servizi documentaristici sul crollo del ponte Morandi (“43-Il ponte spezzato”) e sulla truffa dei falsi Modigliani (“Il giallo Modigliani”), entrambi andati in onda su Falò, magazine settimanale di informazione e approfondimento di RSI. Collaboro con vari quotidiani digitali sui temi sanità, salute, ambiente e diritti civili. Ho collaborato per il quotidiano Il Secolo XIX.