Genova – Sono sempre di più le lamentele che giungono alla nostra O.S. in merito a vetture invivibili a causa del mancato funzionamento degli impianti dell’aria condizionata.
Molti utenti esasperati dal caldo se la prendono con gli autisti, dimenticando che anche loro sono parte lesa, visto che sul bus sono obbligati a restare per tempi molto più lunghi di una semplice corsa.
Ad oggi il parco macchine è in condizioni pietose, l’età media è tra le più alte d’italia, ma non essendo Roma, Genova non fa notizia.
Inoltre, per assurdo, dove abbiamo l’aria condizionata funzionante non possiamo usarla, ad esempio la linea 20 ha il 99% delle vetture con gli impianti funzionanti, ma a seguito delle interruzioni alla linea aerea, quando il bus gira in termico l’aria condizionata deve essere spenta per non mandare in blocco il motore, il quale altrimenti non reggerebbe l’assorbimento dell’impianto e quello della trazione; inoltre ai capolinea, nonostante i bus siano collegati alla linea aerea, gli impianti DEVONO essere tenuti spenti (ordine di servizio interno).
Le vetture acquistate in Svizzera di seconda mano dalla precedente amministrazione (Man 91**, con 15 anni di età e un milione di km alle spalle), da Codice Della Strada non potrebbero circolare senza A.C. vista la ridottissima superficie dei finestrini, eppure la quasi totalità ne è sprovvista; le vetture Vanhool (93**) hanno addirittura il motore a centro bus, dove si raggiungono temperature da svenimento.
Sono anni che chiediamo un polo manutentivo per la reinternalizzazione della manutenzione, questo è l’ennesimo esempio che appaltare e privatizzare non porta alcun beneficio, anzi, pensare che una ditta esterna in un paio di mesi sistemi centinaia e centinaia di impianti sui bus, che non si possono nemmeno fermare perché continuamente in servizio, è assurdo.
Molti mezzi hanno impianti di climatizzazione e quindi altrettante problematiche di riscaldamento, pertanto sarebbe opportuna una manutenzione costante, durante tutto l’anno e non di qualche giorno a ridosso dell’estate. Abbiamo chiesto di risolvere una parte dei problemi dando alcune lavorazioni in straordinario ai nostri operai, ma ovviamente non siamo stati ascoltati e questi sono i risultati, bus che sembrano dei forni e altri che bruciano letteralmente.
A tutela di utenti e lavoratori, se le cose non dovessero cambiare, ci vedremo costretti ad iniziative di protesta negli impianti, applicando scrupolosamente il CDS e le norme di legge a tutela della sicurezza e della salute di autisti, personale addetto alla verifica e passeggeri.
Restiamo convinti che un intervento rapido da parte dell’azienda, potrebbe risolvere questa pressante e cronica problematica. E che se la stessa riguardasse anche i nostri vertici, gli stessi sarebbero molto più solerti nel porre rimedio.
La Segreteria
Or.S.A. Trasporti Autoferro Tpl Genova
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta