Genova – Dedicato a Don Andrea Gallo, che quest’anno avrebbe compiuto novant’anni, il Liguria Pride che ieri ha visto sfilare per le strade di Genova oltre 10.000 persone, “è la piazza dove il Gallo sarebbe stato, dalla parte dei diritti di tutti, come nel 2008 al primo Pride nazionale”.
A parlare è Domenico “Megu” Chionetti, della Comunità di San Benedetto al Porto, che poi aggiunge: “C’è una trama nuova che si sta costruendo nella società civile, che è quella di unire i diritti civili e sociali. Il Pride di oggi non parlava soltanto delle questioni di genere ma anche della difesa del welfare, degli spazi di laicità, dei consultori, di accoglienza per le persone migranti”.
Quindi conclude: “Il percorso di oggi non si esaurisce qua. L’impegno continua il 30 giugno, a Genova, con il corteo antifascista e il 14 luglio, a Ventimiglia, con la manifestazione internazionale di solidarietà ai migranti. Don Gallo sarebbe stato in queste piazze, dalla parte degli ultimi“.
Simona Tarzia
[vc_video link=”https://youtu.be/-oF08k6OBpk”]
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.