Genova – Prendono il via in questi giorni gli studi sulla pericolosità sismica del territorio regionale per individuare tutte le azioni necessarie per la riduzione del rischio: conoscere in dettaglio le criticità locali e adottare Piani urbanistici comunali idonei. Lo comunical’assessore regionale alla Difesa del suolo Giacomo Giampedrone.
Per il monitoraggio la Giunta ha stanziato oggi 235mila euro, a valere sul fondo nazionale della Protezione civile e sul bilancio regionale.
Gli studi verranno effettuati in tutte e quattro le province e in particolare in 19 Comuni, sulla base della criticità sismica e delle indicazioni provenienti da un’ordinanza della Protezione civile. In provincia di Imperiasaranno sei i Comuni dove verranno effettuati: Chiusanico, Cosio d’Arroscia, Montegrosso Pian Latte, Pieve di teco, Ranzo, Vessalico; tre quelli in Provincia di Savona: Cisano sul Neva, Onzo, Villanova d’Albenga; quattro i Comuni in Provincia di Genova:Castiglione Chiavarese, Ne, Rezzoaglio, S. Stefano d’Aveto, sei i Comuni in Provincia della Spezia: Ameglia, Beverino, Borghetto Vara, Brugnato, Carro, S. Stefano Magra.
Al termine degli studi tutti gli strumenti urbanistici comunali dovranno adeguarsi a quanto emerso, sia in termini di costruzioni degli edifici, sia per eventuali ulteriori studi di pericolosità che si andranno ad aggiungere alla precedente zonizzazione approvata l’anno scorso, per poter intervenire con misure specifiche e ancora più mirate.
“E’ un ulteriore passo avanti compiuto da Regione Liguria – spiega l’assessore regionale Giampedrone – che riesce a garantire una maggior tutela del territorio finalizzata alla riduzione del rischio sismico che è una tematica molto sentita in Liguria”.
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