Roma, la Guardia di Finanza mette in scacco il clan Fasciani: confiscati beni per oltre 18 milioni di euro.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nell’ambito dell’“Operazione Medusa” i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno dato esecuzione a un decreto di confisca emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, nei confronti di due esponenti di spicco del noto clan mafioso FASCIANI, per un valore complessivo pari aoltre 18 milioni di euro.

Ne è derivato un vero e proprio “inquinamento” dell’economia legale del litorale, attuato sfruttando consapevoli “prestanome” che sono stati posti formalmente a capo di numerose società operanti nel settore della ristorazione, della panificazione, della gestione di stabilimenti balneari e del divertimento notturno (comparti che meglio si prestano alreimpiego dei proventi illeciti), utilizzate come “schermo” per celare il “centro di interessiocculto” facente capo ai FASCIANI.

Le indagini si sono giovate dell’apporto dichiarativo dei collaboratori di giustizia CARDONIMichael e IANNÌ Tamara, appartenenti alla famiglia criminale dei “Baficchio” di Ostia, parenti del defunto GALLEONI Giovanni (detto “Baficchio”), ucciso a Ostia il 22.11.2011 insieme al sodale  (detto “Sorca Nera”).

Accogliendo le prospettazioni investigative, in data 20.06.2016 e 5.07.2016, il Tribunale di Roma aveva disposto il sequestro dei seguenti beni, di cui ora ha decretato la confisca:
patrimonio aziendale e beni di 8 società e 1 ditta individuale, esercenti l’attività di “bar”, “ristorazione”, “panificazione”, “commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari”,“gestione stabilimenti balneari” e “immobiliare”, tutte site a Roma/Ostia;

12 unità immobiliari e 1 terreno ubicati a Roma e in provincia de L’Aquila;

rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni, per un valore di circa 18,5 milioni di euro.

Contestualmente, attesa la “spiccata ed allarmante pericolosità” dei due proposti, il Giudice della prevenzione li ha sottoposti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di anni 4.

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