E sui pericoli per la ferrovia del Campasso, Ceraudo (M5S) puntualizza: “Dopo 9 anni, la tragedia di Viareggio non ci ha insegnato niente”
Genova – Il 20 giugno scorso, le direzioni Urbanistica e Porto e Mare del Comune di Genova, hanno firmato una determina dirigenziale secondo cui la delocalizzazione dei depositi chimici costieri di Carmagnani e Superba nell’area dell’ex carbonile sotto alla Lanterna non contrasterebbe con il Piano Urbanistico Comunale (PUC).
Notizia che ha allarmato, da subito, cittadini e comitati di Sampierdarena, preoccupati che una nuova servitù possa prendere la strada della delegazione.
Infatti, anche se le aziende interessate minimizzano le implicazioni di tenere in mezzo alla città depositi classificati come industrie a Rischio di Incidente Rilevante – a settembre 2017, in conferenza stampa è stato dichiarato che “RIR vuol dire rischio basso (è statisticamente più pericolosa casa propria), ma danno grave in caso di avveramento del rischio” (vedi QUI) -, già tre anni fa, l’allora Comandante del Porto di Genova, il Contrammiraglio Giovanni Pettorino, aveva espresso parere negativo per “incompatibilità con la navigabilità in area portuale”, posizione rimarcata anche in sede di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del nuovo Piano Regolatore Portuale.
Così il Vicepresidente del Municipio II Centro Ovest, Michele Colnaghi: “Non è realistica l’ipotesi di questa delocalizzazione perché l’Ammiraglio Pettorino, qualche anno fa, si era già espresso in modo negativo e poi ricordiamo che lì intorno c’ è un giro di navi da crociera e portacontainer che non si sposerebbe con dei nuovi depositi chimici in quella zona”.
Effettivamente, a Calata Mogadiscio ci sono già i depositi costieri di Sampierdarena Olii S.r.l. che, su un’area di 11.000 m², hanno una capacità di stoccaggio di 35.000 m³.
Colnaghi (M5S): “Ci muoveremo in ogni sede affinché non venga accolta questa delocalizzazione”
L’ipotesi di delocalizzare i depositi nell’area dell’ex carbonile pare incontri il favore delle aziende anche perché avrebbe un collegamento diretto con la linea ferroviaria “Campasso-Santa Limbania” che, una volta ultimata, sarà utilizzata per spedire verso il Nord Italia le merci in uscita dal porto, attraverso il punto di smistamento del Campasso.
Il problema è che il tratto tra Galleria Campasso e Galleria Sampierdarena è un tratto scoperto che, prima di insinuarsi sotto i giardini di Villa Scassi, passa accanto alle case di via Ardoino, zona molto popolosa, e al Liceo Scientifico Enrico Fermi.
Possibile che il disastro di Viareggio (vedi QUI), l’incidente ferroviario di un convoglio di quattordici carri cisterna contenenti GPL che nel 2009 ha causato la morte di 32 persone, non abbia insegnato nulla?
Eppure una soluzione alternativa ci sarebbe per evitare il rimpallo tra Sampierdarena e Cornigliano e scampare il pericolo di un nuovo onere ambientale sul Ponente.
“Spostare il problema da Multedo ad altre delegazioni, non è la soluzione”, puntualizza il consigliere comunale M5S, Fabio Ceraudo, che aggiunge: “Noi abbiamo portato una proposta al Sindaco, durante l’assemblea pubblica di Multedo dell’ottobre scorso (QUI il nostro servizio), che prevede lo spostamento dei depositi nella nuova diga foranea. Tra l’altro il progetto è stato rifinanziato e quindi avremmo l’occasione di entrare nel merito e poter risolvere veramente il problema una volta per tutte senza che una delegazione o un’altra debba subire delle servitù importanti”.
Ceraudo (M5S): “Dopo 9 anni, la tragedia di Viareggio non ci ha insegnato niente”
Insomma, nonostante non ci sia ancora nulla di certo la tensione continua a crescere anche perché Alessandro Gentile di PIR – Petrolifera Italo Rumena, di cui fa parte Superba – ha consegnato nelle mani di Renato Falcidia, Presidente del Municipio Centro Ovest, le slide del progetto, quelle che abbiamo pubblicato sopra.
A questo punto Luciano Cavazzon, neo eletto Presidente della Commissione Municipale Bilancio, Assetto del territorio, Sviluppo economico, Tutela ambiente, Interventi manutentori e Viabilità su base locale, si è detto intenzionato a “convocare con urgenza la Commissione II perché è inammissibile spostare i depositi sotto la Lanterna” e poi perché, ricorda sempre Cavazzon con una punta di ironia: “Lo scorso 20 settembre, l’allora appena insediato Sindaco Bucci, disse molto chiaramente che non lo avrebbe mai permesso perché lui voleva vedere dei cittadini felici”.
Com’era quel vecchio spot? Ah sì, “la felicità è un attimo”… poi l’attimo passa.
Cavazzon (M5S): “I Sampierdarenesi non sarebbero felici di tutto questo”
“Progetto delocalizzazione depositi costieri su area ex ponte idroscalo-Calata Concenter”
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.
La Carmagnani è un problema di Pegli, la zona è nata come depositi e qualcuno ha costruito abitazioni intorno. Quindi devono risolverlo a Pegli senza che diventi un problema di Sampierdarena, già sommersa di servitù di ogni sorta.
Devono mettere in conto che verrà fermato il traffico con un dissenso enorme per strada