Renè, quel coerente goliardo della politica

 

Se mi avessero chiesto di indicare una persona coerente, conosciuta in ambito politico, avrei parlato di lui. E avrei iniziato raccontando la sua storia. Di quando, negli anni Settanta, aveva deciso di lasciare una promettente carriera di manager nel settore dell’edilizia e della finanza attratto dalla stella nascente dei radicali di Marco Giacinto Pannella. Chissà’ se un pochino lo aveva nauseato la bolla che in quegli anni tirava forte, visto che aveva lavorato con le maggiori compagnie IFI-INTERFININVEST, FIDEURAM, FUNDUS, EDILFIDUCIARIA  e MULTIRESIDENCE. Per dire, gruppi di Berlusconi, IMI, Agnelli e Marzotto. Nel 1976 diventa militante del movimento radicale e due anni dopo decide di smetterla. In quella vita dorata. Racconta ancora in una sorta di sua autobiografia “Dal 1976 al 2012 è militante radicale, transnazionale, nonviolento-gandhiano, ecologista, referendario, vegetariano, laico, federalista europeo, antinazionalista, antipartitocratico, antifascista, anticomunista, anticlericale, socialista-liberale, riformatore, liberaldemocratico, liberista, libertario, antimilitarista, antiautoritario, federalista democratico, antiproibizionista, antinucleare, verde, igienista, vegano, crudista, fruttariano, goliarda (da sempre animatore del gruppo goliardico pegliese A compagnia di TUBBI 1954).

Dal 1979 al 1987 fa diversi “mestieri” prevalentemente nel settore che più lo appassiona: media e comunicazione. Fondatore, promotore, animatore e direttore della rete due di radio reporter Genova che tutti i giorni diffonde per 16 ore in diretta trasmissioni con solo parlato e tratta oltre 60 argomenti, molti dei quali con cadenza settimanale, in trasmissioni autogestite da gruppi politici molto differenti tra loro. Un’esperienza forse unica in Europa. Vince il primo premio istituito dalla RAI per premiare la migliore radio privata italiana dell’anno, partecipante alla trasmissione 3131 notte. Presidente del comitato delle radio private in Liguria per una corretta applicazione del piano delle frequenze in Italia. Direttore della Rete Due di Radio Reporter, collabora con Rai Uno alla trasmissione di Piero Badaloni Italia sera e con il quotidiano Reporter.

Dal 1987 al 1992 fa politica a tempo pieno con il Partito Radicale Transnazionale e nelle istituzioni.

Dal 1992 al 1999 riprende a fare il giornalista e fotografo collaborando con settimanali e mensili che si occupano di viaggi, di alimentazione, salute e ambiente. Scrive libri su questi argomenti. Per tre anni pratica l’alimentazione esclusivamente fruttariana, crea il centro igienista vita sana nel quale fa trentatre giorni di digiuno a sola acqua, ottenendo la remissione definitiva della patologia asmatica

Dal 1999 al 2012 scrive per diletto articoli e libri inerenti l’alimentazione, la salute, l’ambiente e la goliardia. Da poco ha ripreso a fotografare ricette di piatti vegani e crudisti”. Insomma una vita in direzione ostinatamente contraria avrebbe detto il De Andre’ che noi tutti tanto amiamo. Del resto Rene’ si è sempre dimostrato ferocemente precursore. Una persona che da manager deve aver capito che l’importanza e’ poter convivere serenamente con se stessi e con le proprie convinzioni. Uno che non si è mai preso troppo sul serio. Racconta di essersi iscritto all’Universita’ nel 1959 “alla facoltà di economia e commercio per fare la vita goliardica e rimandare il militare.

1965  Studia e sperimenta tecniche espositive e nuovi metodi di lettura, Wolfgang Zielke, R. Ferrari.

1969-1978  Studia tecniche di autostima e frequenta corsi per imparare tecniche avanzate di vendita con Mario Silvano, Pino Vigoni, Bernard Cornfeld, Frank Bettger, Marcel Chapotin, Heinz M. Goldmann; tiene corsi per insegnare lo stesso tipo di tecniche.

1970 Impara dai Carmelitani scalzi all’eremo del deserto di Varazze (SV) la tecnica della moxibustione.

1976  Si avvicina alla macrobiotica mediante Bruno Coro (GE). Studia Georges Ohsawa, Naboru Muramoto, Chistina Tomshinsky, Ferro Ledvinka, Angela Cattro, Michio Kushi.

Da questo momento stop ai farmaci ottenuti con la chimica di sintesi; iniziano lunghi anni di studio relativi all’alimentazione e alla salute.

Diventa medico di se stesso e utilizza pertanto metodi naturali di cura. Impara ad ascoltare e osservare il corpo (lingua, occhi, alito, feci, traspirazione, pelle, ecc.). Drastica diminuzione della carne e, grazie al dott. Lorenzo Ramaciotti (GE), stop a latte e latticini”.

Una vita tutta dedicata alla ricerca Studia e sperimenta lo shatsu, il do-in, l’agopuntura, la diagnosi cinese del volto.

Studia e sperimenta il vero sistema Bates per vedere senza occhiali, il linguaggio del corpo di Alexander Lowen; studia il nucleare e le energie rinnovabili con gli Amici della Terra (RM) e inquinamento aria, terra, acqua. Affronta i problemi delle tossicodipendenze a Genova con don Andrea Gallo e Marco Fallabrini. Pratica il nudismo in Corsica e Croazia. Qualcuno ha voluto definirlo persino l’antesignano di Beppe Grillo. Io mi riferisco in particolare ad un episodio che mi ha suggerito di porlo in cima alla mia personale lista di personaggi coerenti.  Che sono riusciti a non tradire se stessi. Vicenda cui fa riferimento lui stesso nel suo estesissimo curriculum “Candidato per la prima volta alle elezioni politiche nelle liste del Partito Radicale, risulta eletto deputato.
Caso più unico che raro, rinuncia all’incarico per dare un segnale a tutti, radicali compresi, si può fare politica anche senza avere una poltrona a Montecitorio. Rimane in carica un giorno e si dimette. Contrariamente a quello che hanno scritto alcuni giornali non ha riscattato il vitalizio relativo a questa Legislatura e quindi, per il suddetto mandato parlamentare, non percepisce nessuna pensione”. Di più, perché dopo aver querelato e vinto la causa contro chi aveva scritto che fosse uno dei tanti politici in pensione che percepivano il vitalizio destina i fondi ricavati per creare il Centro “Voglia di Vivere”.

Al compimento del suo sessantesimo anno ha il suo naturale periodo di crisi dopo tanti anni di super attività, cade nel baratro dell’indifferenza e della noia. Perde la voglia di vivere che lo ha sempre caratterizzato. E recupera, in seguito grazie alla sua mania per lo studio dell’alimentazione alternativa. Non a caso Lui, sul sito della LEPAV, Lega per l’alimentazione viva si definisce sinteticamente così “Sperimentatore ed esperto in digiunoterapia, alimentazione vegana, crudista e fruttariana. Studioso di malattie degenerative e metodi per ringiovanire, di medicina integrata, terapie olistiche di sostegno, vita e metodi naturali”. Sui temi dell’alimentazione è autore di molti libri”. Renè Andreani è deceduto in completa coerenza con quanto ha sempre dichiarato. Mi fa ancora piacere ricordarlo per la compagnia de tubbi, nata per proseguire sullo spirito goliardico da cui Rene’ non ha mai voluto separarsi e autrice di clamorosi scherzi in quel di Legli, tanto per passare il tempo. Qualche anno fa avevano addirittura organizzato il suo funerale terminato con abbracci in serie e una raccolta di fondi. Se ne è andato in silenzio. A darne notizia è stato un suo amico di sempre, Vittorio Pezzuto, militante radicale, compagno della sua azione politica e delle mattane politiche. Il suo ultimo post comparso sul suo profilo in cui dispensava consigli per una alimentazione alternativa è quello in cui ringrazia tutti per gli auguri ricevuti per il suo settantanovesimo compleanno, il 21 maggio. Scrive Vittorio Pezzuto, raccontando poi una serie di imprese condivise diventate epiche “RENÈ ANDREANI SI È ADDORMENTATO
31 dicembre 2015, ore 22. Mi trovo in un albergo a San Vigilio di Marebbe e squilla il telefono. Che strano, penso guardando il display, è René che vuole farmi gli auguri di buon anno. Faccio appena in tempo a dire «Pronto» ed ecco che vengo travolto: «Sei una grandissima testa di cazzo! Sono mesi che non ti fai sentire! Ho sempre saputo che eri una merda d’uomo ma non pensavo fino a questo punto!»
Aveva ragione, ovviamente. Il fatto è che gli amici migliori e le persone che più hanno segnato la mia vita li cerco raramente, adesso che non posso più frequentarli come prima. Continuano a popolare senza sosta la mia personale geografia affettiva e trovo inutile augurar loro buon compleanno o buon anno quando sappiamo benissimo che gli anni migliori sono quelli che abbiamo trascorso insieme. A ogni modo, da quel momento Renè l’ho sentito più spesso, le ultime volte quando decisi di mettere nero su bianco i ricordi delle nostre comuni imprese.
Se li ripropongo è perché qualche sera fa si è addormentato di colpo a letto mentre ascoltava Radio Radicale. Da allora non si è più svegliato, e stamattina ho saputo che non potrò più essere cazziato da un uomo straordinario, che tanto ha influito sulla mia formazione personale. Se un poco lo conosco, mi sa che starà già cercando tra le nuvole Marco Pannella, indossando al collo un cartello di protesta e rompendo i coglioni a tutti quanti con il regime alimentare vegano, la digiunoterapia e chissà cos’altro ancora….”

Sulla bacheca di Renè sono comparsi subito una serie di messaggi di cordoglio. Giuseppe Costantino “Ciao Renè!

Sei sempre stato un grande anticipatore, un precursore che già nei primi anni 90′ parlava dei vantaggi dell’alimentazione vegana e crudista. Oggi è scomparsa una persona geniale che ci lascia una grande eredità importanti lezioni, grazie per tutti i tuoi libri attraverso i quali ci hai insegnato l’importanza di vivere una vita sana e felice.

Ti ho sempre ammirato per il tuo impegno sociale e per come sei stato capace di operare per il bene e per il miglioramento della società, mettendoti in prima fila e guidando col fare, con l’esempio pratico.

Magico René Andreani resterai sempre nel mio cuore!”. E Sabrina Ferrero, “René Andreani stamattina hai lasciato il corpo terreno so che non credevi in Dio ma ora so che tu sai … questo è un appuntamento per tutti noi mortali nel corpo ma non nell’anima hai lasciato tanto amore mi hai donato tanto mi ero promessa di non essere triste nonostante di festeggiare il tuo trapasso a nuova vita ma non ci riesco sono cosi egoista da piangere forte .. . e sentire il cuore con una grande forza in me prego vuol dire per me parlo con Dio come il mio migliore amico …Dio accogli questo essere di luce nel nuova dimensione a lui estranea come per tutti noi è un appuntamento che non mancherà”.

Era soprattutto una persona coerente, un affabulatore, un precursore, sin da quando si era incatenato ai cancelli della Fiera di Genova in segno di protesta contro la mostra navale bellica. O, ancora, quando giovinetto, ad appena diciassette anni, organizza alcune manifestazioni a Genova contro l’invasione di Budapest da parte dei carri armati sovietici mentre ai tempi Giorgio Napolitano asseriva “in Ungheria l’Urss porta la pace”. Pacifista, ambientalista, animalista, (usava dire che Adele Faccio era stat la prima animalista italiana), vegano e persino nudista molto prima che tutto ciò diventasse vuota moda da salotto bene. E poi tanto coerente da rinunciare ad un vitalizio e da dimettersi dal parlamento dopo mezza legislatura, per dimostrare, come asseriva che si può fare politica attiva pur senza avere le terga incollate ad una poltrona. Sereno, educato, empatico, coerente goliardo della politica. Buon viaggio Renè.

Tutti coloro che gli hanno voluto bene potranno salutarlo a Genova, sabato alle 9.30 presso la Cappella laica del Cimitero Monumentale di Staglieno.

Paolo De Totero

Paolo De Totero

Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.

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